È stato ribattezzato come “cashback fiscale”, ovvero la possibilità di accreditare, attraverso l’app IO, direttamente in conto corrente le detrazioni fiscali, slegandole alla dichiarazione dei redditi. È la proposta arrivata ieri dalla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, al termine dell’indagine conoscitiva su digitalizzazione e interoperabilità delle banche dati fiscali.
L’idea sarebbe quella di mettere a frutto l’esperienza del rimborso del 10 per cento sull’importo degli acquisti effettuate con carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app. Introdotta dal 1° gennaio 2021 per favorire l’utilizzo dei mezzi di pagamento tracciabili, però, la misura è stata poi interrotta dal secondo semestre dell’anno e abolita con le ultime disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2022.
Che cosa dice il documento
Il documento, presentato ieri mattina, alla Camera dei deputati, dal presidente dell’organismo Ugo Parolo (Lega) e dai componenti della Bicamerale il deputato Carlo Giacometto (Fi) ed i senatori Andrea de Bertoldi (FdI) ed Emiliano Fenu (M5s), spiega che il sistema avrebbe “lo stesso meccanismo del ‘cash-back‘, per tutte le tipologie di spese detraibili”, una soluzione che, “potendosi applicare anche ai soggetti incapienti, recherebbe un effetto di emersione dell’economia sommersa e realizzerebbe, al tempo stesso, un principio di equità fiscale”.
Occorrerebbe, inoltre, “una norma per la costituzione di una base dati centralizzata con finalità antiriciclaggio, nella quale confluiscano i dati di tutti gli atti notarili”, visto che, si legge nel testo, ciò “consentirebbe di superare l’attuale frammentarietà informativa e di individuare con più efficacia le operazioni finalizzate al riciclaggio di proventi illeciti quale, ad esempio, la stipula di un numero anomalo di atti costitutivi da parte di un unico soggetto e presso differenti notai”.
Per la Commissione, infine, bisognerebbe “promuovere l’utilizzo e la diffusione del fascicolo digitale del fabbricato”, uno strumento che darebbe la possibilità di “individuare situazioni a rischio relative a fabbricati, e programmare interventi volti a prevenire rischi di eventi calamitosi”.
Cashback fiscale: come funzionerebbe
L’intenzione, quindi, sarebbe quella di introdurre, in alternativa, alla possibilità di recuperare le detrazioni fiscali in dichiarazione redditi), un rimborso diretto sul conto corrente del cittadino.
Il rimborso sarebbe pari allo sgravio fiscale spettante a fronte della spesa sostenuta e il tutto dovrebbe essere attuato tramite l’App IO. Si pensi alla detrazione del 19% per le spese sanitarie. Tale importo, invece, recuperarlo in dichiarazione dei redditi, verrebbe chiesto direttamente a rimborso sul proprio conto corrente.