Riceviamo e pubblichiamo la richiesta di rettifica dell’avvocato Renato Borzone riguardo all’articolo del 23 ottobre 2017 in cui si dava la notizia del sistema di corruzione finito nel mirino di Bankitalia.
Oggetto: richiesta di rettifica ai sensi dell’art. 8 Legge 47/1948
In qualità di difensore del Dott. Massimo Bianconi, e nel suo interesse, con riferimento all’articolo comparso in data 23 ottobre 2017 sul quotidiano on-line “Wallstreetitalia” a firma di Mariangela Tessa e titolato “Banca Marche: il sistema corrotto di cui Bankitalia era al corrente”, chiedo di precisare, con lo stesso risalto dato alla notizia pubblicata, che il procedimento penale a carico del Dott. Bianconi nulla ha a che vedere con i fatti, le situazioni e gli argomenti impropriamente riportati nell’articolo pubblicato.
Si vuole tra l’altro sottolineare, in particolare, che l’articolo in questione richiama virgolettando il contenuto di un analogo brano pubblicato dal quotidiano “La Stampa”. Si specifica che i due assegni richiamati nell’articolo, ed oggetto di insinuazioni da parte dell’autrice del brano giornalistico, altro non erano che un premio di rendimento lecitamente percepito dal dr. Bianconi, ed estraneo ad ogni profilo di illiceità; analogamente, gli ulteriori richiami ad intercettazioni ed episodi concernenti funzionari della banca non riguardano il dott. Bianconi, il quale, peraltro, non ha mai avuto motivo di dubitare della correttezza e professionalità dei propri collaboratori. I casi di irregolarità, tra l’altro, furono sempre perseguiti e puniti.
Infine, è necessario sottolineare che le ispezioni di Via Nazionale sulle attività creditizie si conclusero con modestissime sanzioni per aspetti marginali e con la totale condivisione della classificazione operata dalla Banca dei crediti “al vivo”, “a incaglio” o “a sofferenza” di centinaia delle più importanti posizioni affidate dalla banca.
Pertanto, pur tralasciando lo sconcerto per l’informazione superficiale e parziale resa dall’autrice, si chiede che la presente rettifica sia integralmente pubblicata ai sensi della richiamata legge sulla stampa, riservando ogni valutazione circa l’attivazione di eventuali azioni giudiziarie.
Roma, 25 ottobre 2017