Uno dei momenti clou vissuti quest’oggi all’appuntamento live con il nostro evento “Il valore dell’assicurazione – Dalla protezione all’investimento“, è stato sicuramente quello del terzo panel dedicato al caso Eurovita. Una querelle protagonista, in negativo, del 2023 vissuto dal comparto assicurativo italiano che però si è chiusa con un lieto fine grazie al salvataggio della compagnia e alla creazione della newco Cronos Vita in rampa di lancio. Vediamo tutto nell’analisi.
I protagonisti del panel
In particolare, nel panel, dal titolo “Caso Eurovita: cosa abbiamo imparato”, moderato da Leopoldo Gasbarro, direttore di WSI, e Massimiliano Volpe, vicedirettore di WSI sono intervenuti Maurizio Primanni, CEO di Excellence Consulting, e Roberto Novelli, Capo Ufficio Segreteria di Presidenza e del Consiglio di IVASS.
Il rallentamento dell’assicurativo
In apertura, Primanni ha evidenziato l’aumento dei riscatti sulle polizze e alcuni problemi sulla raccolta registrati nell’assicurativo quest’anno, favoriti in parte anche dal polverone mediatico sollevato dal caso Eurovita: “Quest’anno è stato caratterizzato dall’incremento importante dei riscatti sulle polizze assicurative, trend che a dire il vero era già iniziato verso fine 2022. A questo ha fatto da contraltare anche una difficoltà nella raccolta dei prodotti assicurativi vita, difficoltà che credo sia stata in parte forse anche condizionata dal caso Eurovita che ha avuto un impatto diretto sulle reti di distribuzione coinvolte e quindi probabilmente si è andati avanti un po’ con il freno a mano tirato”.
Le criticità, però, ovviamente, non sono tutte imputabili al caso Eurovita ma anche a un contesto di mercato trasformato dal cambio di scenario dei tassi d’interesse: “Bisogna considerare che comunque ci sono stati anche dei ragionamenti di opportunità dei clienti, che magari hanno confrontato il prodotto assicurativo con l’alternativa attuale del BTP o con altri prodotti finanziari – ha sottolineato il CEO di Excellence Consulting – I rendimenti dei titoli di Stato sono cresciuti, anche quelli USA, offrendo un’alternativa valida. La concorrenza è dunque aumentata sia per il mondo del risparmio gestito che per i prodotti assicurativi”.
Il caso Eurovita e i consigli di Ivass
Nel suo intervento Novelli ha ripercorso il lavoro fatto con il blocco dei riscatti e la formazione della newco Cronos Vita, l’auspicato lieto fine per il settore e i circa 400mila risparmiatori coinvolti nella vicenda. “A posteriori possiamo dire di aver fatto la scelta giusta bloccando i riscatti delle polizze Eurovita. Tra noi la preoccupazione era tanta, anche perché poi trovare l’accordo tra tutte le componenti che sono intervenute non era facile, è stato un lavoro immane che era giusto fare, che abbiamo fatto con convinzione. Questo lo dico perché confrontandoci anche con colleghi supervisori europei, era chiaro a tutti come questa misura fosse utile ma che poteva essere di successo solo individuando una soluzione. C’erano in ballo famiglie, tanto denaro investito in questi prodotti, e la nascita della newco Cronos Vita, che è una realtà solida dal punto di vista patrimoniale, ha determinato il successo di tutta l’operazione”.
Poi, l’esperto di Ivass ha sottolineato un altro elemento chiave, quello dei contratti assicurativi: “L’altro aspetto importante per i clienti coinvolti riguarda i contratti assicurativi, che resteranno praticamente invariati. Cioè nel passaggio dal coperchio Eurovita a Cronos non c’è nessuna modifica contrattuale. Per questo noi riteniamo importante che la scelta su che cosa fare, da parte del risparmiatore se rimanere o se lasciare sia fatta in modo consapevole. Nel senso che se avresti riscattato perché devi comprare l’auto o la casa allora si procede. Se invece le ragioni non sono ordinarie ma piuttosto legate alla vicenda, bisogna pensarci bene. Bisogna farlo con l’ausilio di consulenti o intermediari tradizionali, per valutare se è la scelta opportuna, perché il riscatto anticipato può presentare delle penalità, questo significa che si andrà a prendere un valore più basso di quello che ci attendeva. La decisione va presa valutando tutti gli elementi, oltre alla situazione personale di ognuno naturalmente”.
Il futuro del settore
Secondo Novelli, il futuro dell’assicurativo, per evitare che si verifichino altri casi simili per i clienti, ha una sola keyword: protezione. “Non manca consapevolezza dei rischi, ma conoscenza degli strumenti per gestirli – ha spiegato l’esperto – Fiducia e carattere distintivo sono i due valori su cui modulare l’offerta al cliente, mettendo al centro del tutto la protezione”.
Infine, non è mancato un cenno a quello che potrà essere dal 31 ottobre in poi, data in cui arriverà il via libera ai riscatti sulle polizze di Eurovita (ora passate alla newco Cronos Vita) e al rischio di penali che potrebbe riguardare i clienti che ne faranno richiesta: “Bisogna aver ben chiaro che il prodotto assicurativo non è un deposito – ha detto Novelli – Uno degli errori a cui dobbiamo stare attenti è pensare di comprare un prodotto assicurativo e comprare un deposito. La penale in sé non è un elemento negativo, perché su un prodotto di lungo termine come la polizza vita, ha senso e può servire che ci sia una penale per l’uscita anticipata, poi bisogna considerare carattere distintivo
Rivedi il live
Per chi volesse approfondire ulteriormente, in ogni caso, è possibile rivedere qui l’intero evento, che ha portato ad approfondimenti davvero interessanti per il mondo delle assicurazioni e per tutti i risparmiatori alla ricerca di risposte per aumentare la protezione del proprio patrimonio.