ROMA (WSI) – L’Iva dovrà aumentare a partire dal primo ottobre, perchè non ci sono alternative e perchè, dopo i rimproveri arrivati da più parti negli ultimi giorni, l’Italia deve assolutamente dimostrare di poter rispettare il tetto del deficit/pil del 3%. E’ quanto va ripetendo da ore il ministro dell’economia Fabrizio Saccomanni, che minaccia le dimissioni.
Per Saccomanni è una questione di credibilità non solo dell’Italia, ma anche sua: “Perché in Europa sono io a metterci la faccia”, ha ripetuto in questi giorni a diversi interlocutori, stando a quanto ha riportato un articolo di Repubblica.
Il ministro non vuole dunque affatto perdere la faccia dopo il “pasticcio” sull’Imu che è stato accolto come una mossa da irresponsabili dal Commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn.
Proprio oggi, si conosceranno le stime sul deficit contenute nel Def e si saprà se il premier Enrico Letta abbia detto tutta la verità sul rispetto del tetto sul deficit/Pil. Una cosa è certa: il ministro dell’economia Saccomanni non molla e quella dell’Iva si presenta da giorni come l’altra questione – accanto alla decadenza di Silvio Berlusconi – che potrà siglare la fine della fragile alleanza tra Pd e Pdl.