L’Italia deve adottare misure di emergenza per aiutare i 47 migranti a bordo della nave Sea Watch 3, isolata dalla Capitaneria di porto al largo di Siracusa. Così ieri la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu), secondo quanto riferito dall’emittente radiofonica tedesca “Deutsche Welle”.
In particolare, le autorità italiane dovranno fornire ai migranti della Sea Watch 3 – dicono i giudici – assistenza medica, generi alimentari e bevande il prima possibile. Alcuni esponenti del governo italiano accusano la Sea Watch 3 di essersi diretta verso le coste italiane senza aspettare l’arrivo della Guardia costiera libica, competente nell’area del soccorso, e che poi la stessa nave della Ong tedesca abbia rifiutato di attraccare in Tunisia, considerata da alcuni “primo porto sicuro” dove far scendere i migranti. Dal canto suo la Sea Watch 3 ha spiegato di avere provato a contattare la Guardia costiera libica, sia per email che per telefono, senza però ricevere alcuna risposta.
Ieri sera al vertice di Nicosia tra i capi di Stato e di governo dei sette Paesi Ue del Mediterraneo -Italia, Francia, Cipro, Grecia, Malta, Spagna e Portogallo – il premier italiano Giuseppe Conte ha annunciato che cinque paesi si sono dichiarati disponibili “per la redistribuzione” e sono Germania, Romania, Francia, Portogallo e Malta”. Il premier è poi tornato in Italia ieri notte per una vertice straordinario di maggioranza e secondo quanto scrive oggi l’Ansa, il governo italiano starebbe aspettando la formalizzazione dell’accordo con gli altri Paesi Ue e poi la situazione si potrebbe sbloccare e la Sea Watch potrà attraccare.