Roma – L’agenzia internazionale Fitch ha annunciato il taglio del rating di lungo e breve termine di Cassa depositi e prestiti Spa, portandolo da ‘AA-/F1+’ ad ‘A+/F1’, con outlook negativo.
Parallelamente, l’agenzia ha declassato il rating del Programma Covered Bond di Cdp da ‘AA+’ ad ‘AA’. La decisione, comunica l’agenzia, “fa seguito al medesimo intervento compiuto sul rating del debito sovrano il 7 ottobre 2011”.
Lo scorso venerdì l’agenzia di ratig aveva infatti seguito le colleghe americane Moody’s e S&P, tagliando il rating sul debito italiano di un notch, da “AA-” ad “A+”.
Tutti i giudizi sul debito italiano nel post manovra del governo.
Lo scorso 20 settembre S&P declassa l’Italia di un voto: ad A dal precedente A+, con outlook negativo.
Dopo aver posto l’Italia in zona downgrade già da maggio scorso, l’agenzia afferma che le aspettative sulla crescita economica del paese sono sempre più basse, anche a causa della situazione politica, il governo è infatti incapace di rispondere in maniera efficace ai problemi reali del paese. Il piano di austerità da €59,8 miliardi, per raggiungere la parità nel 2013, è infatti stato giudicato in maniera negativa, poiché non propone soluzioni per risolvere il vero dilemma, ripristinare la crescita.
Due giorni dopo S&P taglia il rating a lungo termine da ”A+” ad ”A”, confermando quello sul breve termine ad ”A-1” per Mediobanca, Findomestic e Intesa SanPaolo, insieme alle controllate Banca IMI e BIIS, oltre alla Cassa di Risparmio di Bologna. Gli outlook sono negativi. Abbassato anche il rating di Bnl da ”AA-/A-1+” ad ”A+/A-1”. L’outlook e’ negativo.
Dopo S&P, arriva anche il downgrade di Moody’s, di ben tre punti. Il merito di credito viene portato – la scure arriva la scorso 5 ottobre da Aa2 ad A2, rating più basso di quello dell’Estonia, alla pari di quello maltese. L’outlook è negativo, ad indicare che ulteriori downgrade sono possibili.
“L’outlook negativo riflette il rischio economico e finanziario in corso in Italia e nell’area euro“, si legge nella nota della società di rating. “La continua incertezza sui mercati e il rischio di un ulteriore deterioramento della fiducia degli investitori può rendere sempre più difficile l’accesso del paese al mercato per finanziare il debito pubblico”.
Ma anche Moody’s non si ferma qui, e all’indomani del downgrade taglia il rating a Intesa, Unicredit e altre grandi aziende .