Diventa più netto e inequivocabile il confine che separa le polizze vita dai contratti di investimento ordinari, una distinzione che si riflette in importanti conseguenze sul piano fiscale. La Corte di Cassazione si è espressa, tramite la sentenza 10333/2018, fissando il paletto della garanzia di restituzione del capitale “investito”. Nella assicurazione sulla vita, una protezione economica a fronte del rischio di morte dell’assicurato, non può darsi il caso in cui la conservazione del capitale non sia certa.
Il principio di fondo che anima tale distinzione è che il rischio della performance dell’investimento, in un contratto di assicurazione, non deve essere assunto dal soggetto assicurato, bensì dalla società presso la quale questi si rivolge. Nel caso in cui la garanzia della restituzione del capitale non fosse presente nel contratto, questo deve essere considerato, pertanto, un contratto d’investimento.
La posizione dei giudici non è nuova, però aggiunge alcune precisazioni sui contratti sottoscritti attraverso società fiduciarie. In questo caso l’investitore viene individuato, ha precisato la Suprema Corte, nell’assicurato e non nella società fiduciaria. Fatta salva la possibilità di sottoscrivere polizze vita mediante l’interposizione delle società fiduciarie, deve restare chiaramente riferibile il cliente-fiduciante.
Quest’ultimo deve obbligatoriamente ricevere informazioni, tramite la fiduciaria, sui rischi dell’investimento e le implicazioni che esso comporta. L’inadeguata informativa al cliente comporta la risoluzione del contratto, relativo risarcimento dei danni e la restituzione del capitale versato.
In Borsa l’indice settoriale del comparto assicurativo cala anche se sembra che la sentenza non si riferisca alle polizze italiane, quanto piuttosto ad alcune polizze di private insurance di diritto estero, non quindi a quelle unit o multiramo vendute dalle compagnie italiane. A Piazza Affari il comparto si muove in controtendenza (-0,44%) rispetto all’andamento generale del Ftse MIB (+0,58% a 24.476 punti intorno alle 16.15). Rimane inoltre da vedere come verrà applicata la sentenza.