LONDRA (WSI) – “Fashion goes in and out of fashion”, ovvero: “La moda va e viene di moda”, con queste parole il Ceo del retailer dell’abbigliamento britannico Next, Simon Wolfson, ha preannunciato un 2016 che per la società “potrebbe essere il peggiore anno dal 2008”. Il risultato di queste dichiarazioni non ha tardato manifestarsi sulla performance del titolo quotato a Londra: attualmente il calo è del 13,81%.
Next, ha tagliato le stime della guidance prevedendo variazioni nei ricavi comprese fra il -1% e il +4% nel migliore degli scenari; a gennaio la stima migliore arrivava al +6%. “Fattori economici e ciclici possono lavorare contro di noi”, ha affermato il ceo, “è come camminare su una scala mobile dall’alto verso il basso: un grande sforzo per rimanere fermi”. Next teme, inoltre, che i consumatori cambino abitudini, riducendo la spesa nell’abbigliamento in favore dei viaggi o di altre attività che negli anni della crisi finanziaria erano state rimandate.
Allo stesso tempo, aggiunge Wolfson, emerge sempre più la concorrenza del vestiario comprato direttamente online; per tali ragioni la crescita futura “sarà guidata da nuovi business, e non dall’attività tipica”, ha affermato. Nel 2015 Next ha realizzato, comunque, una modesta crescita nei profitti: l’Ebit è cresciuto del 5,2%, il fatturato del 4,4%, mentre l’utile netto, passando da 666,8 milioni di sterline a 634,9 milioni è salito del 4,8%.
Il ceo di Next ha aggiunto che la società dovrà rivedere le sue operazioni in seguito alle vendite deludenti registrate nel periodo natalizio, causate sì dal clima mite dello scorso inverno, ma anche dalla crescente competizione di Internet nel settore. Negli ultimi cinque anni il business in Regno Unito è cresciuto del 75%, ma con ritmo sempre meno brillante negli ultimi tempi. Next, pertanto, potenzierà i suoi siti web per smartphone e tablet, renderà le consegne più facili e investirà nella caccia sia di nuovi clienti sia nella cura di quelli già esistenti.