Società

Cattive notizie per chi deve ancora andare in pensione

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ROMA (WS) – Esodati, opzione donna e flessibilità in uscita sono i temi principali riguardanti il settore previdenziale al centro del dibattito degli ultimi giorni, ma una notizia è passata in sordina e riguarda tutti i lavoratori prossimi alla pensione.

Parliamo dell’aumento dal prossimo anno dei requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione che tiene conto dell’allungamento della speranza di vita. Se prima questo adeguamento periodico veniva effettuato ogni 3 anni, dal 2019 con la riforma “lacrime e sangue” dell’ex ministro Elsa Fornero avverrà ogni due anni.

Così dal 1 gennaio 2016 i lavoratori dipendenti del settore privato e di quello pubblico, nonché i lavoratori autonomi e le lavoratrici dipendenti del pubblico dovranno raggiungere i 66 anni e 7 mesi (contro i 66 anni e 3 mesi precedenti) per andare in pensione.

Nessuna buona nuova quindi in tema pensioni, neanche per quanto riguarda un possibile anticipo da inserire nell’imminente Legge di Stabilità.

“Non abbiamo ancora trovato la soluzione per consentire di andare in pensione un paio d’anni prima” – ha dichiarato Matteo Renzi durante un’intervista alla trasmissione ‘Che tempo che fa’ andata in onda ieri sera su Raitre – “se si interviene sulle pensioni senza saggezza si fa danno, quindi proporremo la soluzione nel 2016 quando i numeri saranno chiari”.