Società

Centenari, un popolo che cresce in Italia. Le sfide sul welfare

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È una “popolazione” in costante aumento, vivono soprattutto nel Nord Italia, sono molte più le donne e hanno superato quota mille quelli che hanno più di 105 anni. Sono solo alcuni trend dei centenari in Italia, secondo i più recenti dati pubblicati dall’Istat. Per l’esattezza, sono 22mila gli anziani over 100 in Italia, ben 2.000 in più rispetto al 2022. Un numero positivo per certi versi, visto che nemmeno tre decenni fa il numero di ultracentenari era all’incirca un quinto di oggi, ma che bisogna inserire e leggere in un nuovo contesto demografico. La crescita dei centenari conferma, infatti, l’inesorabile invecchiamento della popolazione, e quindi pone la sfida di ripensare la società e l’attuale sistema welfare.

Centenari in aumento, la fotografia dell’Istat: “22mila persone al 1° gennaio 2023”

Numeri sulla popolazione super longeva che tornano anche nell’ultimo Rapporto Annuale Istat, al 1° gennaio 2023 risultano viventi ben 22mila anziani ultracentenari. È stato così raggiunto un livello storico, addirittura sono state registrate ” […] oltre 2 mila in più rispetto all’anno precedente”. Si segnala inoltre che la maggior parte sono donne, “[…] con percentuali superiori all’80 per cento dal 2000 a oggi“. Non è un caso. Nonostante il calo dell’aspettativa di vita a causa della pandemia da Covid, come segnalato dall’aggiornamento BES-ISTAT, ancora oggi le italiane godono di una speranza di vita attorno a 84,8 anni d’età. 

Se si guarda al ‘caso Milano’, si è registrato nel corso dell’ultimo trentennio un incremento superiore al 1000%. Dal 1992 ad oggi, infatti, i residenti con oltre 100 anni sono passati da 64 a 672, con un aumento di oltre dieci volte, come segnala un’analisi della Fondazione per la Sussidiarietà (FPS). Anche in questo caso, sono le donne a trainare la crescita: al 2023 erano 576 (circa l’86% del totale), rispetto a 128 di inizio secolo, contro gli uomini, a 96 (14%), rispetto ai 23 presenti nel 2000. Tutto ciò ha portato ad un’incidenza degli ultracentenari da 1 ogni 21.000 abitanti a uno ogni 2.041 abitanti. A titolo di confronto, Roma ne ha uno ogni 2.114 abitanti, Torino uno ogni 2.363 abitanti, e Napoli uno ogni 3.160 abitanti.

I cambiamenti in atto

Ad oggi la persona più anziana mai vissuta sulla Terra ha raggiunto nel 1997 l’impressionante età di 122 anni. Era la francese Jeanne Calment, mentre in Italia la super centenaria più vicina a lei è stata Emma Morano, morta nel 2017 alla veneranda età di 117 anni. Sono età leggendarie, come avere 110 anni oggi, a vedere la lista odierna degli ultracentenari. Ma in 30 anni la situazione è cambiata molto, facendo anche meno notizia in alcuni casi.  Sono però aumentate le preoccupazione perchè è necessario adeguare il sistema di welfare.

Punto chiave per i centenari ma più in generale per gli anziani diventa, infatti, anche quello della qualità della vita. Non solo, con un cambiamento epocale in atto come quello attuale è necessario anche avere uno sguardo diverso: ovvero guardare alle persone in pensione come a una risorsa in un sistema dove tutti si sostengono, tra istituzioni, famiglie e aziende. Un mondo in cui, come fa il Banco alimentare in Lombardia, oltre 150 volontari sono persone in pensione. O dove gran parte degli insegnanti sono in pensione, come nel caso di Portofranco, associazione di aiuto allo studio. Come sottolinea in una intervista a “La Repubblica” il medico Roberto Pili, ricercatore e presidente della Comunità mondiale della longevità, da anni studia il caso dei centenari della Sardegna”: “Dobbiamo fare piazza pulita del pregiudizio legato all’età: gli anziani che hanno voglia, mezzi e capacità possono essere una risorsa per l’Italia e non un peso“.

Serve però anche il supporto dello Stato. Ad oggi le autorità spendono solo lo 0,7% del Pil per il supporto agli anziani non auto sufficienti, contro una media europea che raggiunge il 2,4%. Da qui la proposta del DDL anziani, voluta dal Governo Meloni, che mira a un ripensamento dei servizi sul territorio non solo nei confronti degli anziani, ma anche delle famiglie caregiver, che si prendono la responsabilità di sostenerli, anche se questo costa in termini di lavoro e vita privata.

Longevità e assicurazione: il loro legame

Di longevità si parlerà domani nel corso del nuovo evento speciale di Wall Street Italia “Il valore dell’assicurazione: dalla protezione all’investimento”.

Il secondo panel dal titolo “L’impatto della longevità sulle soluzioni assicurative” vedrà l’introduzione da parte di Emanuela Notari, Longevity Strategist e Docente Partner presso EMC3 Solution.

L’esperta di temi legati alla longevity economy dialogherà sulla questione con Maurizio Binetti, Responsabile Bancassurance Danni e Vita Allianz Italia e Direttore Generale UniCredit Allianz Vita; Giovanna Gigliotti, Amministratore Delegato UniSalute, e Stefano Milani, Direttore Generale BCC Servizi Assicurativi.

L’evento sarò trasmesso in diretta streaming su tutti i nostri canali.