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Cgil: con il 2013 fino a 500.000 precari perderanno il lavoro

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ROMA – A fine anno rischiano di rimanere senza lavoro centinaia di migliaia di precari, sia nel pubblico che nel privato, poiché scadrà la maggior parte dei 700mila contratti di collaborazione in essere: è l’allarme lanciato dal Nidil Cgil, il ramo del sindacato di Susanna Camusso che si occupa dei lavoratori con contratti atipici.

RISCHIO DI NON RINNOVO O VOUCHER. “Si presume che centinaia di migliaia di contratti di collaborazione scadano con la fine dell’anno e che, quindi, vadano in vigore le norme della legge Fornero”, spiega il segretario generale del Nidil Cgil, Filomena Trizio, secondo cui “è auspicabile che queste norme siano applicate con una contrattazione di merito tra organizzazioni sindacali e impresa senza la quale è alto il rischio che le aziende preferiscano la non attivazione di nuovi contratti o la loro trasformazione in tipologie ancora meno tutelanti” come partite Iva e voucher.

LE NORME FORNERO. Trizio ha ricordato che secondo la legge Fornero i nuovi contratti di collaborazione devono rispondere a “progetti veri, con retribuzioni non inferiori ai minimi contrattuali, che determinino un risultato finale di modifica della situazione aziendale” e che possono essere attivati “se non su mansioni ripetitive e non esecutive”. Molte aziende, denuncia il sindacato, “non stanno rinnovando i contratti o in alcuni casi, anziché trasformare le collaborazioni a progetto o le associazioni in partecipazione in lavoro dipendente, aggirano le norme utilizzando tipologie ancora peggiori (partite Iva, occasionali, voucher)”.

I DATI. Il sindacato ricorda ancora i dati ufficiali: quelli Istat, secondo cui nel terzo trimestre dell’anno erano 430mila i collaboratori (co.co.pro o co.co.co), e quelli Inps, aggiornati al 2011, che parlano di 1.464.950 di collaboratori totali (fra concorrenti ed esclusivi), ossia le persone che nell’arco dell’anno hanno avuto anche un solo contratto di collaborazione. Sono proprio i lavoratori con contratti di collaborazione quelli che rischiano di più, in quanto non rientrano nemmeno nella proroga di sei mesi prevista dalla Legge di Stabilità, in base alla quale i precari della pubblica amministrazione con un contratto a tempo determinato in scadenza a dicembre che abbia superato il limite di 36 mesi, potranno restare al lavoro fino al prossimo 31 luglio.