La Francia celebra, con orgoglio, il primato di Airbus su Boeing.
Nel 2002 Airbus ha ottenuto 189 ordini di nuovi aerei civili, contro i 176 della grande rivale americana. E, come scrive Le Monde, nel 2003 la produzione di velivoli per le linee aeree su scala mondiale di Airbus sarà maggiore di quella di Boeing. La quale ha trovato, nelle commesse militari, il sostegno alla domanda che, dopo l’11 settembre, ha cominciato a vacillare sul mercato civile. Invece Airbus è riuscita a superare la crisi grazie al suo nuovo modello di jumbo A 380. Se non fosse riuscita a collocare 180 ordinativi, Airbus non sarebbe stata in grado di assicurare la convenienza economica del nuovo gigante, un ambizioso miracolo di tecnologia avanzata.
Accanto alla validità delle qualità tecniche e commerciali del nuovo prodotto, ha giocato a tutto campo l’occhio attento dello Stato, il colbertismo. Dal presidente della Repubblica al premier, ai ministri degli Esteri e dell’Economia, sino agli ambasciatori, vi è stato un intenso lavorio per indurre le compagnie aeree di bandiera dei più diversi paesi a prenotare l’A 380. Ma bisogna aggiungere che Airbus non è solo made in France, è un prodotto europeo cui collaborano anche tedeschi, inglesi e spagnoli e il successo, per ora a livello di commesse, è un’affermazione europea.
La Francia però aggiunge qualcosa di particolare, anche per quanto riguarda la capacità di realizzare il progetto, superando i veti ecologisti. La costruzione di Airbus 380, infatti, comporta il trasporto sulle strade francesi, fra Bordeaux e Tolosa, di convogli giganteschi con parti del nuovo prodotto a bordo e, quindi, la necessità di ampliare 250 chilometri di tratti stradali, sradicando alberi e stravolgendo paesaggi soprattutto allo scopo di sotterrare 350 linee elettriche e telefoniche. Si devono poi sopraelevare 15 linee ad alta tensione per consentire il passaggio di convogli alti 15 metri, larghi 8 e lunghi 50.
Ma ecologisti e sindaci dei piccoli comuni stanno arretrando di fronte ai poteri speciali dichiarati, in nome dell’interesse nazionale, con una legge del maggio 2001, quando erano al potere le sinistre. In Francia l’interesse nazionale supera ogni ostacolo.
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