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Consiglio europeo, il presidente Michel: auspico l’accordo sul Fondo per la ripresa

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L’appuntamento è fissato per le ore 15 di domani, giovedì 23 aprile: il Consiglio europeo, l’organo di indirizzo politico Ue che riunisce tutti i 27 capi di stato e di governo dell’unione, sarà chiamato ad esprimersi sui provvedimenti sostegno all’economia europea discussi nell’Eurogruppo dello scorso 9 aprile.

I provvedimenti delineati hanno una portata pari a 540 miliardi e includono, nel dettaglio 100 miliardi di prestiti disponibili per il finanziamento delle casse integrazione nazionali; 200 miliardi di euro in crediti disponibili per le imprese (che saranno a disposizione presso la Banca europea degli investimenti, Bei), e 240 miliardi di crediti provenienti dal Meccanismo europeo di stabilità, destinati al finanziamento delle spese mediche e concessi senza condizioni sulle politiche economiche.

“L’Eurogruppo ha concordato un pacchetto del valore di 540 miliardi di euro, con tre importanti reti di sicurezza per gli stati sovrani, per le società private e per la tutela dell’occupazione” ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, “dobbiamo dare il via libera a queste importanti iniziative e insistere sulla loro disponibilità al più presto possibile. L’obiettivo dovrebbe essere che queste tre reti di sicurezza siano istituite e funzionanti entro il 1° giugno”.

Il primo obiettivo di questo Consiglio europeo, dunque, sarà quello di mettere il sigillo politico dei 27 membri al pre-accordo stretto a livello di Eurozona. Ma non solo: la speranza di Michel è che sul Fondo europeo per la ripresa (recovery fund), su cui i ministri dell’Eurozona non hanno trovato l’accordo, possa essere raggiunta una nuova convergenza a livello Ue. “La risposta economica globale alla crisi comprende anche un quarto elemento che è stato discusso dall’Eurogruppo, ma non ancora concordato, ovvero l’idea di un Fondo europeo per la ripresa.

Il mio suggerimento – ha proseguito Michel – è che ci si impegni a lavorare per costituire tale fondo il più presto possibile”.

Il Fondo europeo per la ripresa, secondo le ipotesi circolate finora, sarebbe il mezzo attraverso il quale raccogliere risorse tramite emissioni di obbligazioni garantite da tutti i Paesi membri, per poi mettere a disposizione dei Paesi colpiti dall’emergenza coronavirus. “Dovrebbe essere un fondo di portata sufficiente, indirizzato verso i settori e le parti geografiche dell’Europa più colpite e dovrebbe far fronte a questa crisi senza precedenti”, ha scritto il presidente del Consiglio europeo, prendendo posizione sul tema.