Dovremmo abituarci ai suoi sbalzi d’umore o alle risposte sgarbate? È questa la prima domanda che viene in mente alla notizia che Chat GPT può cambiare umore. A questo aggiungiamoci il fatto che Microsoft ha integrato in Bing il popolare software di intelligenza artificiale: la novità più importante è che adesso è stato impostato il tono che Chat GPT deve dare nelle risposte.
Entrando un po’ più nello specifico, gli utenti che sono riusciti a testare per primi la nuova versione dell’intelligenza artificiale, hanno avuto la possibilità di accedere a un’impostazione, con la quale è possibile decidere di quale umore siano le risposte generate dalle loro domande. Bing, quindi, potrà rispondere in maniera equilibrata, precisa o creativa. Stando a quanto ha riferito direttamente Microsoft, almeno il 90% dei tester di Bing con Chat GPTdovrebbe essere già in grado di accedere a questa particolare funzione.
Chat GPT, gli sviluppi dell’intelligenza artificiale
Attraverso un tweet, un dirigente di Microsoft ha, comunque, sottolineato che Bing è alimentato direttamente dall’Intelligenza artificiale. Per il momento sono possibili alcuni errori e che è necessario assicurarsi di controllare i fatti.
Nel frattempo OpenAI, la società che sta sviluppando Chat GPT ha aperto le proprie Api, ossia l’interfaccia di programmazione dell’intelligenza artificiale, a tutti gli sviluppatori. Grazie a questa possibilità, i singoli programmatori, ma anche le aziende, riusciranno a creare le loro app basandosi direttamente su Chat GPT. È possibile, inoltre, portare l’intelligenza artificiale su progetti esistenti e siti web.
Gli utenti hanno, inoltre, la possibilità di accedere anche all’interfaccia Whisper, che è il modello di sintesi vocale, attraverso il quale si può interagire con l’intelligenza artificiale senza la necessità di digitare il testo, ma semplicemente con la voce. Lo scopo finale è quello di riuscire ad ottenere una conversazione con Chat GPT il più verosimile possibile.
Chi sta già utilizzando l’intelligenza artificiale
OpenAI ha messo a disposizione Chat GPT alle aziende che hanno intenzione di incorporarlo all’interno delle proprie applicazioni. Questa possibilità è già stata sfruttata da alcune società.
Instacart
Tra queste vi è Instacart, la più grande azienda di consegna di generi alimentari online degli Stati Uniti, che ha deciso di aggiungere Chat GPT alla sua app per lo shopping, unendola all’intelligenza artificiale creata internamente e al catalogo di prodotti disponibili.
I clienti potranno chiedere all’app di suggerire, ad esempio, le opzioni salutari per i bambini e dare istruzioni su come preparare ottimi tacos di pesce.
Shopify
Anche Shopify utilizzerà la chatbot per la sua app consumer: quando gli acquirenti cercano un prodotto, Chat GPT offrirà loro alcuni preziosi consigli.
Snap
Snap, produttore dell’app per la condivisione di foto Snapchat, ha annunciato di essere anche tra i nuovi clienti di Chat GPT, rilasciando una chatbot abilitata all’intelligenza artificiale per i membri di Snapchat Plus, che pagano 3,99 dollari al mese per iscriversi.
Quizlet
Quizlet, una società di strumenti di apprendimento elettronico, sta costruendo un’esperienza di tutoraggio, in cui lo stile di domande e risposte di Chat GPT viene utilizzato per replicare il metodo socratico.
Ma non solo: per facilitare l’apprendimento delle lingue straniere, il chatbot è in grado di inventare una storia nella lingua studiata e testare la comprensione della lettura, oppure prendere un elenco di vocaboli e trasformarlo in un paragrafo.