L’intelligenza artificiale, di cui si discute da oltre 50 anni, dalla fine dello scorso anno è al centro del dibattito politico-economico e sociale grazie alla nascita di Chat GPT, un prototipo di chatbot o “risponditore robotizzato”, basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, sviluppato da OpenAI e specializzato nella conversazione con un utente umano. L’utente chiede e il software risponde, con una precisione disarmante. Un tale livello di affidabilità non era ancora stato raggiunto da un cervello elettronico e quindi non è difficile capire il perché abbia suscitato tanta attenzione. Tanto che sta già rivoluzionando il settore del giornalismo e della creazione di contenuti.
Il mercato digitale italiano vanta già cervelli umani distinti nel panorama mondiale per il loro talento e, di conseguenza, il connubio con il cervello macchina non potrà che aumentarne esponenzialmente il potenziale. Secondo Anitec-Assinform, l’Associazione che in Confindustria raggruppa le aziende ICT, in Italia il mercato dell’intelligenza artificiale ha raggiunto nel 2022 un volume di circa 422 milioni di euro (+21,9%) e, tra il 2022 e il 2025, è previsto che l’intelligenza artificiale raggiunga i 700 milioni nel 2025, con un tasso di crescita medio annuo del 22%.
La risposta italiana a Chat GPT
Si inserisce in questo contesto PeperoniAI, la nuova app di intelligenza artificiale “empatica” sviluppata da 22HBG, tech company ferrarese fondata da Gianluca Busi, che dichiara ufficialmente aperta anche in Italia la competizione con Chat GPT. Questa app di intelligenza artificiale online non solo elabora testi, ma permette anche di selezionare lo stato d’animo di chi scrive il testo, distinguendosi dall’app di OpenAI proprio per la sua impronta “empatica”. L’app, tra le primissime in Italia, soddisfa il bisogno dei clienti di potersi relazionare ad altri, per iscritto, selezionando i testi e le parole più adeguati in base allo stato d’animo prescelto.
Come conferma lo sviluppatore, Renzo Marrazzo, “si è voluto rendere il risultato il più aderente possibile all’identità del fruitore/autore. PeperoniAI, è rivolto a chi non ha dimestichezza con la parola scritta ma ha necessità di farsi comprendere: dai social media manager che devono realizzare post agli utenti che vogliono soddisfare una propria curiosità”.
Sono diverse infatti le categorie a cui l’utente può accedere: media, education, writing, marketing, suddivise a loro volta nelle diverse tipologie di messaggio. E se per l’education, ad esempio, si può chiedere di scrivere tanto il riassunto di un libro quanto una poesia, per il marketing si ottengono prevalentemente contenuti di copywriting. Categorie e tipologie di contenuti saranno potenziati nei mesi, automaticamente. Tra le implementazioni previste, il codice di programmazione per immagini e grafiche.
“La Silicon Valley rimane un importante centro per l’innovazione tecnologica e l’imprenditorialità, ma ci sono anche opportunità per l’innovazione e l’imprenditorialità in altre parti del mondo. Anche una città come Ferrara, con le giuste condizioni e incentivi, può diventare un centro per l’innovazione tecnologica e l’imprenditorialità. Ciò potrebbe includere investimenti in infrastrutture, formazione e programmi di supporto per le start-up, e la creazione di un ecosistema favorevole per l’innovazione e l’imprenditorialità”, continua lo sviluppatore di PeperoniAI, Renzo Marrazzo.
I vantaggi dell’AI
A parere degli esperti di 22HBG, le app di intelligenza artificiale possono migliorare la qualità della vita delle persone in svariati modi: fornendo assistenza nella gestione del tempo, nell’organizzazione delle attività quotidiane, nella comunicazione con gli altri, nell’apprendimento di nuove competenze e nell’accesso a informazioni utili.
“Ci sono app di intelligenza artificiale che possono aiutare le persone con disabilità a comunicare utilizzando la voce o il linguaggio dei segni; ad apprendere nuove competenze, come lingue straniere, matematica, scienze e molto altro ancora. Altre che possono fornire informazioni utili su una vasta gamma di argomenti, come la salute, il benessere, le notizie, la cultura, lo sport e molto altro ancora”, conclude Marrazzo.