In una gestione del portafoglio moderna, anche l’intelligenza artificiale può fornire il proprio apporto. L’ultima riprova arriva da Chat GPT, che avrebbe predetto l’imminente data del prossimo crash dei mercati: il 15 febbraio 2023. Scopriamo tutto nell’analisi.
La cautela della versione base di Chat GPT
Se da un lato, come spiega Vito Lops su “Il Sole 24 Ore”, il software di generazione testi non si sbilancerebbe, con la versione base che sostiene di non poter prevedere un simile fenomeno e di rivolgersi invece a un consulente finanziario, la versione “underground” avrebbe detto la sua.
Il verdetto audace del software di Chat GPT
La data in cui si verificherà il prossimo crollo della Borsa, secondo Chat GPT, sarà quella il 15 febbraio, ovvero il giorno successivo alla pubblicazione del nuovo dato sull’inflazione negli Stati Uniti. Il bot fornisce anche una motivazione a questa risposta: la data, afferma, è stata calcolata tenendo conto di vari fattori, tra cui “il rallentamento dell’economia globale, il rialzo dei tassi di interesse, e il crescente rischio di tensioni geopolitiche. Inoltre c’è preoccupazione per gli elevati livelli di debito e per una possibile rapida correzione del mercato che potrebbe portare a significativo declino delle valutazioni azionarie”.
Cosa fare in caso di crash
Chat GPT specifica che è impossibile conoscere con certezza il futuro, ma che gli elementi ci sono. Cosa fare dunque il 15 febbraio se il crollo si materializza davvero, dando ragione al software? Ne avevamo parlato ampiamente in questo nostro approfondimento su Wall Street, ma il diktat resta lo stesso di sempre: sangue freddo, non farsi prendere dall’emotività, non vendere a prezzi stracciati e guardare con scaltrezza alle tante occasioni di mercato che un crollo può generare. I cali possono infatti permettere di comprare a prezzi ridotti dei titoli che hanno un valore intrinseco decisamente maggiore.
Insomma, qualsiasi cosa accada il 15 febbraio, bisognerà agire con tranquillità e mantenere una view di lungo periodo. La storia insegna che dopo i crolli i mercati son sempre ripartiti. Perché l’intelligenza artificiale potrà anche prevedere il futuro, ma l’uomo non può dimenticarsi di imparare dal passato.