Quanto e come l’intelligenza artificiale è già in grado di sostituirsi a quella umana? Ed è in grado, di superare test ed esami che devono affrontare studenti più o meno giovani? Sembrerebbe proprio di sì, stando ad una ricerca effettuata da Christian Terwiesch, professore presso la Wharton School of Business dell’Università della Pennsylvania, il quale ha scoperto che il bot Chat GPT AI di OpenAI è stato in grado di superare l’esame finale per il programma di Master of Business Administration (MBA) della scuola.
Chat GPT ha attirato l’interesse e gli investimenti di Microsoft ma anche sollevato parecchie preoccupazioni, soprattutto tra gli insegnanti delle scuole superiori, per il suo potenziale utilizzo in molti incarichi. L’aver superato un esame finale presta il fianco, senza dubbio, a molte polemiche tra il personale docente. Ma senza dubbio costituisce un’importante vittoria per chi sta investendo nell’intelligenza artificiale.
Chat GPT promosso, anche se non a pieni voti
Autore di un documento di ricerca dal titolo “Would Chat GPT3 Get a Wharton MBA? A Prediction Based on Its Performance in the Operations Management Course“, Christian Terwiesch ha spiegato che Chat GPT è stato in grado di superare l’esame finale per il programma di MBA dell’Università della Pennsylvania, riuscendo ad ottenere un punteggio compreso tra B- e B. Questo risultato, sicuramente, non è quello più alto, ma è sufficiente e, soprattutto, l’esame è considerato superato.
Terwiesch ha riferito che Chat GPT ha svolto un lavoro straordinario nella gestione delle operazioni di base e nelle domande di analisi dei processi, comprese quelle basate su casi di studio. Le spiegazioni fornite dal bot, inoltre, sono risultate eccellenti. Il ricercatore, comunque, ha aggiunto che ci sono stati anche problemi nel rispondere a problemi più complessi nell’analisi dei processi.
Secondo il docente, il robot è riuscito ad ottenere dei buoni risultati nella preparazione di documenti legali e alcuni ritengono che la prossima generazione di questa tecnologia potrebbe persino superare l’esame di abilitazione.
Cosa potrebbe accadere nel futuro
Il risultato Chat GPT apre il dibattito sugli usi futuri dell’intelligenza artificiale. Terwiesch ritiene che possa accadere qualcosa di simile come è già accaduto con i calcolatori elettronici. Ha spiegato infatti che “prima dell’avvento delle calcolatrici e di altri dispositivi informatici, molte aziende impiegavano centinaia di dipendenti il cui compito era eseguire manualmente operazioni matematiche come la moltiplicazione o la trasformazione di matrici. Ovviamente, tali attività sono ora automatizzate e il valore delle competenze ad esse associate è diminuito drasticamente. Allo stesso modo, qualsiasi automazione delle competenze insegnate nei nostri programmi MBA ha il potenziale per ridurre il valore dell’istruzione”.
Andrew Karolyi, decano dell’SC Johnson College of Business della Cornell University, raffredda un po’ l’entusiasmo, affermando che sappiamo tutti per certo che Chat GPT non andrà da nessuna parte. Semmai, queste tecnologie di intelligenza artificiale continueranno a migliorare sempre di più. I dirigenti di facoltà e università intanto devono continuare a investire nell’istruzione.