Giancarlo Giorgetti è il nuovo ministro dello Sviluppo economico del governo di Mario Draghi.
Classe1966, Giorgetti è nato a Cazzago Brabbia, in provincia di Varese. Si laurea all’università Bocconi di Milano in Economia. Successivamente diventa revisore contabile e dottore commercialista.
Divenuto sostenitore della Lega Nord, nel 1996 viene eletto parlamentare alla Camera dei deputati.
Giorgetti, il suo curriculum è prevalentemente politico
Negli anni Giorgetti ha guadagnato negli anni sempre più visibilità all’interno del partito: segretario nazionale della Lega Lombarda per un decennio, capogruppo del Carroccio alla Camera e dal 2016 braccio destro di Matteo Salvini.
Visto il suo carattere schivo preferisce da sempre lavorare lontano dalla luce dei riflettori.
Nel periodo dal 2001 al 2006 ha ricoperto il ruolo di presidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera. Inoltre, durante il Governo Berlusconi II è stato, dal 12 giugno al 21 giugno 2001, sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti.
Alle elezioni del 2008 viene rieletto a Montecitorio nelle liste della Lega Nord, tornando a presiedere la commissione bilancio, tesoro e programmazione della Camera, scrivendo la legge del pareggio di bilancio sotto il governo di Mario Monti.
Giorgetti è considerato un esponente dell’ala più liberale della Lega e ha sempre mantenuto le priorità politiche che ne hanno contraddistinto la carriera politica quali l’attenzione al tema del debito pubblico e sostegno a un minor ruolo dello Stato sul piano economico e la ricerca di un dialogo con la Germania, il principale partner economico dell’Italia. E’ inoltre molti vicino agli imprenditori del Nord Italia, visto che la Lega governa in Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Il 1°giugno 2018 viene stato nominato sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del primo governo Conte, con delega allo Sport. In questa veste gli viene anche affidata la delega per l’attuazione del programma di governo, alle politiche spaziali ed aerospaziali e quella sulle scommesse sportive.
Nel settembre del 2019 lascia l’incarico dopo il rimpasto di governo con l’uscita della Lega dall’esecutivo.