NEW YORK (WSI) – Non sempre i consigli dei guru di Wall Street vanno presi come oro colato. Possono infatti rivelarsi meno utili di quanto i loro fan siano portati a pensare.
Gli investitori che avessero creduto nelle previsioni di Borsa dei gestori dei 12 fondi maggiori al mondo, rese note l’anno scorso durante la piu’ celebrata conferenza al mondo dell’industria, avrebbero preso un granchio.
L’immancabile appuntamento di New York dell’Ira Sohn Investment ha riunito sotto il tetto del Lincoln Center, a Manhattan, il gotha della speculazione finanziaria.
Ma come rivela un’analisi del Financial Times, chi avesse seguito i consigli dei massimi esperti di Wall Street avrebbe guadagnato il 19% da allora, meno del 22% garantito dal fondo legato all’indice della Borsa Usa nello stesso periodo.
Essere uno dei manager ad alto profilo della ricca industria dei fondi hedge non vuol dire avere sempre la sfera di cristallo e azzeccare costantemente le mosse giuste da fare in Borsa.
E’ quanto insegna l’esempio di David Einhorn di Greenligh Capital o Bill Ackman di Pershin Square, due dei piu’ famosi gestori al mondo, strabattuti a livello di performance dai semi sconosciuti Larry Robbins di Glenview Capital e Philippe Laffont di Coatue Management.
Le dritte dei manageri di questi piccoli fondi semi conosciuti avrebbero consentito di incassare ritorni del 60%. Il colmo e’ che nessuno dei due e’ stato invitato alla conferenza di New York dell’anno prossimo.
L’evento ha anche uno scopo benefico. I gestori accettano di mettersi a disposizione della comunita’ degli investitori per condividere i loro pareri sulla direzione che il mercato prendera’ in futuro. In cambio i fondi raccolti vengono devoluti per la ricerca contro il cancro.
Chi volesse partecipare ai prossimi eventi e’ avvisato: se vuole contribuire a una buona causa, paghi il prezzo del biglietto per entrare al Lincoln Center, ma non si illuda di uscirne con la ricetta magica per ingrossare il proprio portafoglio investimenti.
