ROMA (WSI) – Per non mettere in crisi Monti e per rompere il palese conflitto di interessi in atto, Ilaria Borletti Buitoni, uno dei nomi di punta della societa’ civile schierati dal movimento del premier uscente, si e’ autosospesa dal suo incarico in seno al Consiglio Superiore di Bankitalia.
Ma di che organo stiamo parlando? E’ poco noto, ma svolge un ruolo che sulla carta pare fondamentale, occupandosi infatti di mansioni di amministrazione generale, di vigilanza sull’andamento della gestione e di controllo interno della Banca.
Ai 13 saggi – non solo imprenditori, ma anche un armatore, un piccolo editore e una professoressa – spetta inoltre in teoria il compito di scegliere vice e direttore generali. Ad esempio il Consiglio ha appena nominato Luigi Federico Signorini, da marzo 2012 Funzionario generale preposto all’Area Vigilanza bancaria e finanziaria, il nuovo vice direttore generale della Banca d’Italia.
Ma i poteri dei 13 consiglieri non si fermano qui. La procedura per la nomina del governatore di Bankitalia passa infatti anche attraverso il Consiglio superiore, chiamato ad esprimere un parere, non vincolante, sul nome indicato dal presidente del Consiglio. Non solo: secondo l’articolo 19 dello statuto, l’organo puo’ revocare la carica di governatore, ma la riunione deve essere convocata su richiesta di almeno due terzi dei membri. Allora perche’ nessuno ne sente mai parlare?
“Come previsto dalle procedure del caso, contestualmente alla mia candidatura ho prontamente comunicato la autosospensione dall’incarico, non partecipando piu’ ad alcuna riunione del Consiglio Superiore di Banca d’Italia, al quale rinuncero’ dando immediate dimissioni nel caso in cui dovessi essere eletta”, ha dichiarato Borletti Buitoni.
Il Consiglio superiore e’ formato dal governatore (attualmente incarico ricoperto da Ignazio Visco) e da tredici consiglieri nominati dalle assemblee dei partecipanti delle sedi territoriali di palazzo Koch tra gli esponenti locali di spicco del mondo economico, accademico e delle professioni.
La carica ha durata quinquennale e i “tredici saggi”, come vengono chiamati, sono rieleggibili una sola volta. L’attuale presidente e’ Giovanni Montanari, viene da Ancona dove presiede l’Autorita’ portuale. Bari ha scelto Nicola Cacucci, Bologna Stefano Possati. La sede di Cagliari ha nominato Francesco Argilas, quella di Firenze Franca Alacevich. La sede di Genova ha optato per Carlo Castellano, quella di Napoli Paolo De Feo, Palermo Giovanni Finazzo, e Roma Cesare Mirabelli. Lodovico Passerin d’Entreves e’ il consigliere di Torino, Francesco Peroni quello di Trieste, Ignazio Musu quello di Venezia. Una parte dei membri si e’ installata dal 2012, come la candidata con la lista Monti, Borletti Buitoni.
ILARIA BORLETTI BUITONI
A Milano avevano optato per “un’amica di Monti”, Ilaria Borletti Buitoni, signora 54 enne esponente dell’alta borghesia industriale milanese ed ex presidente della Fondo Ambiente Italiano, associazione che ha dovuto abbandonare dopo essersi candidata al Parlamento con la Lista Civica con Monti.
Per prima era stato Panorama a svelare il conflitto di interessi in essere tra la poltrona ingombrante presso l’istituto di Via Nazionale e la candidatura al Parlamento. Borletti Buitoni era stata eletta il 21 giugno 2012 presso la sede di Milano della Banca d’Italia.
Nata a Milano, laureata in Scienze Politiche – si legge nell’autobiografia sul sito di FAI – Borletti Buitoni ha alternato la sua attivita’ tra i mondi dell’impresa e del volontariato, con un’attenzione alla cooperazione internazionale particolarmente rivolta all’Africa e al sostegno e alla promozione di attività culturali.
GIOVANNI MONTANARI
È un armatore di lungo corso, originario di Fano, è stato in passato presidente di Confitarma, l’associazione rappresentativa delle compagnie di navigazione, e dell’autorità portuale di Ancona. La sua famiglia è proprietaria della Navigazione Montanari, società marittima quotata sul segmento Star di Borsa Italiana fino al 2008.
NICOLA CACUCCI
Classe 1941, e’ titolare della Cacucci Editore, una piccola casa editrice di Bari, fondata dal padre Francesco nel 1929 e specializzata nella pubblicazione di testi universitari. Cacucci e’ entrato nel Consiglio superiore di Bankitalia l’anno scorso.
STEFANO POSSATI
E’ presidente della Marposs, gruppo specializzato nella produzione di apparecchi di precisione per il controllo delle produzioni industriali automatizzate, che ha sede e stabilimenti produttivi a Bentivoglio, a una decina di chilometri da Bologna.
FRANCESCO ARGIOLAS
Cagliaritano, e’ amministratore delegato delle Cantine Argiolas di Cagliari, azienda vitivinicola che controlla con la famiglia e amministra con il fratello Giuseppe. Il 2 giugno scorso e’ stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
CARLO CASTELLANO
Genovese, classe 1936, e’ presidente e amministratore delegato di Esaote, uno dei principali produttori mondiali di sistemi diagnostici medicali, in particolare per la risonanza magnetica. E’ un manager di lungo corso che ha lavorato in passato negli uffici studi di Mediobanca e Pirelli e nel gruppo Ansaldo.
PAOLO DE FEO
Nato nel 1942 a Mirabella Eclano, in provincia di Avellino, e’ presidente della Industria politecnica meridionale (Ipm), societa’ specializzata nella produzione e vendita di prodotti per le telecomunicazioni e i trasporti e di sistemi elettronici per la sicurezza. E’ anche ex presidente della Confindustria di Napoli.
CESARE MIRABELLI
Noto giurista e professore universitario, nel 2000 e’ stato per un breve periodo presidente della Corte Costituzionale. Tra il 1986 e il 1990 ha ricoperto invece la carica di vice-presidente del Consiglio Superiore della magistratura. Nel Consiglio Superiore di Bankitalia e’ entrato invece nel 2006, come espressione della sede di Roma.
LODOVICO PASSERIN D’ENTREVES
Nato nel 1943, e’ originario di Courmayer. Legato professionalmente alla famiglia Agnelli e al gruppo Fiat, oggi e’ presidente della concessionaria di pubblicita’ Publikompass, consigliere dell’Editrice la Stampa e anche di Vittoria Assicurazioni. E’ rappresentante della sede di Torino.
FRANCESCO PERONI
Classe 1961, e’ un giurista con una lunga carriera accademica alle spalle. Oggi e’ rettore dell’Università di Trieste (la città di cui e’ rappresentante), dopo aver ricoperto nello stesso ateneo l’incarico di preside della facolta’ di giurisprudenza dal 2000 al 2003.
IGNAZIONI MUSU
Nato nel 1941, e’ professore ordinario di economia politica all’Universita’ Cà Foscari di Venezia. E’ presidente dell’Ente Einaudi per gli studi monetari, bancari e finanziari e del Comitato Scientifico della Fondazione Mattei per Venezia.
FRANCA ALACEVICH
La penultima arrivata, una settimana prima di Borletti Buitoni, nonche’ la prima donna eletta, Alacevich e’ preside della facolta’ di scienze politiche ‘Cesare Alfieri’ di Firenze. E’ professoressa ordinaria di sociologia. Ha preso il posto di Paolo Blasi, che era stato membro dal 1999.
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Questo articolo ha suscitato piu’ interesse di quanto pensassimo. Tra le varie email arrivate a WSI, forse quella che piu’ da’ il polso della situazione e’ quella di un personaggio dell’ambiente politico-finanziario di Roma (omettiamo il nome per motivi di riservatezza) che rileva tra l’altro:
… “Tutti, almeno quelli che bazzicano un minimo via Nazionale, sanno che il Consiglio Superiore è una sorta di ‘non entity’, esiste ma non serve a niente, ha compiti esclusivamente formali e ratifica decisioni prese altrove senza mai sindacarle”.
… “In Banca d’Italia li chiamano ‘i vecchietti’. Dunque non nominano nessuno, tanto meno i membri del direttorio, semplicemente dicono sì a quanto dice loro il Governatore”.
… “Stessa cosa per la procedura di nomina del Governatore. I membri vengono scelti dalle associazioni imprenditoriali e culturali regionali, e la cosa ha natura essenzialmente onorifica. Se date un’occhiata ai commenti dei lettori di WSI all’articolo, ai ‘vecchietti’ gliene dicono di tutti i colori….; e pensare che svolgono questo compito formale, un paio di riunioni all’anno a Roma, gratuitamente”.