Società

Chicago punisce chi lancia guerra ai contanti: “forma di discriminazione”

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Diventeremo presto una società senza contanti? No, se a decidere fosse Adelrman Edward Burke, politico Democratico della municipalità di Chicago che la scorsa settimana ha presentato un’ordinanza al Consiglio cittadino per impedire alle imprese di vietare gli scambi di denaro in contanti.

Si tratta in pratica una riposta alla società di cate di credito Visa, sempre più impegnata nella sua impresa di far sparire il cash in circolazione. In base a quanto si legge nell’ordinanza,

“il gigante delle carte di credito ha accelerato la sua campagna per incoraggiare le attività economiche senza cash” attraverso una campagna che offre 500 mila dollari a 50 imprese che eliminano il contate dalle proprie attività”, ha dichiarato Burke, assessore della 14esima circoscrizione di Chicago.

La mossa non è piaciuta al politico di centro sinistra, che si è subito mosso per frenare il fenomeno a Chicago. Come? Dichiarando illegale il rifiuto di pagamenti cash nei punti vendita e più in generale nel mondo del retail. Per chi non rispetta la legge è prevista una multa compresa tra i mille e i 2.500 dollari al giorno.

Quello che viene contestato nell’ordinanza è il fatto che le società di carte di credito solitamente caricano commissioni tra l’1% e il 3% sulle transazioni, “costi aziendali che in genere vengono trasferiti ai consumatori tramite un aumento dei prezzi”.

Non solo. Burke ha definito la sua ordinanza una questione “di equità”, mettendo in evidenza che la politica per una società e un mercato senza contanti (cashless) di fatto discrimina una larga fetta della popolazione. In particolare “tutti quelli che non hanno accesso alle carte di credito, tra cui le famiglie a basso reddito, i senzatetto, i cittadini clandestini o privi di documenti” e più semplicemente i giovani.