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Chiesti due anni di reclusione per Tronchetti Provera

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MILANO (WSI) – Il pm di Milano Alfredo Robledo ha chiesto due anni di reclusione per il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera, nell’ambito del processo per ricettazione sui presunti dossier illegali raccolti dalla security di Telecom Italia quando era a capo dell’azienda. Per oggi in aula era atteso l’esame dello stesso Tronchetti Provera, che però non si è presentato.

Al termine della requisitoria, il pm ha chiesto inoltre la condanna al pagamento di una multa da 5.000 euro.

Il processo è iniziato nel febbraio scorso, dopo la disposizione da parte della procura di Milano della citazione diretta in giudizio per ricettazione, in riferimento a dati rubati nel 2004 dal computer di un agente dell’agenzia investigativa Kroll dai “pirati informatici” della security di Telecom, all’epoca guidata da Giuliano Tavaroli.

L’avvocato di Tronchetti Provera, Roberto Rampioni, in una nota ha definito la tesi dell’accusa “lacunosa e contradditoria”, che “fonda in tutta evidenza le proprie ragioni sul principale teste d’accusa, che però ritiene attendibile solo a fasi alterne, ed è contraddistinto da marcate illogicità che hanno accompagnato fin dall’origine tutto il procedimento”.

L’avvocato, che oggi ha depositato in tribunale una nuova memoria, ha aggiunto che “allo stato dei fatti si è dunque inteso non far ascoltare il dottor Marco Tronchetti Provera e chiedere l’acquisizione delle dichiarazioni dallo stesso rese in altra fase processuale”.

A marzo, rendendo in aula dichiarazioni spontanee, Tronchetti Provera ha parlato di “una storia inquietante in cui il mio nome viene usato per distogliere l’attenzione dai veri colpevoli”. (Reuters)