NEW YORK (WSI) – L’IPO di Chrysler sarà solo un grande bluff. Il vero obiettivo del numero uno della casa d’auto torinese, Sergio Marchionne – secondo Bloomberg – è solo quello di ottenere uno sconto sul prezzo della quota in mano a VEBA.
Secondo gli accordi, infatti, Fiat dovrebbe pagare circa 6 miliardi per l’intero pacchetto del 41,5% in mano al trust canadese, che però chiede 1 miliardo in più rispetto a quanto Fiat sia disposta a pagare. Un braccio di ferro senza fine che, in via giudiziaria, non ha ancora portato a nulla.
Invece, con l’IPO Chysler, Marchionne si garantirebbe la fissazione di un prezzo certo, che in caso fosse superiore all’opzione in mano al Lingotto, verrebbe esercitata la facoltà d’acquisto del pacchetto a 6 miliardi. In caso il prezzo dell’IPO fosse inferiore (a sconto), Marchionne spunterebbe da VEBA una riduzione del prezzo.
Una partita a poker per Marchionne, il cui fine ultimo è quello di arrivare ad una fusione Fiat-Chrysler, che gli consentirà di mettere le mani sull’ampia liquidità in possesso del gruppo americano, per poter finanziare il riposizionamento in Europa e garantirsi un posto al sole fra i big dell’auto (Toyota, GM e Volkswagen).
Se il gioco riuscirà o meno non è chiaro, ma Marchionne non è nuovo a queste delicate operazioni finanziarie. Da ricordare che appena insediato al vertice di Fiat, nel 2005, riuscì a risolvere l’annosa questione del convertendo con GM.
(Teleborsa)