ROMA (WSI) – “In Giappone ci sono certe persone che sono incorreggibili e che non mostrano alcun segno di rimorso per i crimini di guerra, anzi, cercano di reinterpretare la storia. Questo genere di persone rappresenta una grave minaccia per la pace mondiale”.
Sono queste, stando a quanto riportato dal Telegraph, le parole dell’ambasciatore cinese a Londra Liu Xiaoming, il quale ha lanciato una forte critica al premier giapponese, Shinzo Abe, accusandolo di aumentare deliberatamente le tensioni in Asia, mettendo il mondo su un “sentiero pericoloso”.
Secondo l’alto funzionario cinese, infatti, sembra che il primo ministro nipponico stia tentando di ravvivare nei giapponesi quello stesso spirito militarista che contribuì a causare lo scoppio della seconda guerra mondiale.
Abe, infatti, proprio la settimana scorsa ha scatenato l’indignazione cinese, visitando il sacrario Yasukuni, dove ha reso omaggio ai “nazisti dell’Oriente”, accelerando l’inversione del processo storico. A Yasukuni, dove si venerano le tavolette di criminali di guerra di prima classe della seconda guerra mondiale, il premier giapponese ha dichiarato “il suo cordoglio per le anime eroiche che hanno combattuto e si sono sacrificate per il Paese”. Ma queste “anime eroiche” di cui parla comprendono alcuni dei decisori della guerra di aggressione alla Cina e della guerra del Pacifico.
La Cina, però, impedirà ad Abe di riscrivere la storia e di ripristinare il suo status di potenza militare aggressiva e, proprio a tale scopo, l’ambasciatore, in seguito alla crescita delle controversie e delle tensioni tra i due Paesi, ha chiesto alla Gran Bretagna di schierarsi dalla sua parte contro il Giappone.