NEW YORK (WSI) – Il boom edilizio avvenuto in Cina negli ultimi anni e che l’ha aiutata a diventare la seconda economia al mondo potrebbe ora, secondo gli economisti, rappresentare il rischio maggiore per la sua crescita.
Secondo la CNN addirittura otto economisti su 10 dicono che proprio il mercato immobiliare rappresenti la più grande minaccia per l’economia.
“La preoccupazione principale è l’eccesso di offerta. La costruzione immobile è cresciuta a un ritmo insostenibile, con il ritmo di urbanizzazione ad aver raggiunto il picco”, ha dichiarato Wang Qinwei di Capital Economics, “il settore immobiliare sembra destinato a rimanere un peso per l’economia”.
JPMorgan stima che il settore costituisce circa il 20% del PIL e gli investimenti immobiliari da soli rappresentavano oltre il 15% della crescita economica dello scorso anno.
Quello che si teme ora è uno shock immobiliare che potrebbe propagarsi verso altro, mettendo in ginocchio l’economia, in particolare il settore bancario – che prevede il finanziamento di molti sviluppatori. Inoltre, il settore immobiliare è strettamente legato ai settori manifatturieri e dei servizi.
Un mercato immobiliare stagnante potrebbe anche colpire l’obiettivo principale di Pechino, ovvero la crescita del PIL del 7,5% per il 2014.
Alcuni analisti però sostengono che il punto di non ritorno è già passato. Per molti la bolla è scoppiata in maggio e l’economia del Paese, ora, potrebbe rallentare drasticamente a meno che Pechino non intervenga con nuove misure di stimolo.
Per combattere un settore immobiliare stagnante ci si aspetta che il governo continui a spingere le giurisdizioni locali per allentare le restrizioni sugli acquisti multipli di casa. Tali norme sono state già messe in atto nel tentativo di arrestare l’aumento dei prezzi degli immobili.
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Ma gli analisti dicono infine che la Cina dovrà anche affidarsi pesantemente su altre aree, come ad esempio le esportazioni, per sostenere la crescita qualora il mercato immobiliare continui ad affondare.