Cina, cresce l’export del Dragone ma non con l’Italia
di Lorenzo Riccardi, economista Belt Road Institute di Shanghai University
Durante la pandemia, la Cina ha aumentato il proprio commercio con l’estero durante il 2020 con particolare rilancio dell’export.
In base ai dati delle Dogane cinesi del 14 gennaio 2021, le importazioni ed esportazioni totali di beni dalla Cina hanno raggiunto 32,16 mila miliardi di CNY con un incremento del valore aggregato espresso in valuta locale dell’1,9% nell’anno 2020.
In particolare, le esportazioni sono aumentate del 3,6%, mentre le importazioni sono diminuite dell’1,1%. Il totale degli scambi internazionali nel 2020 per la Cina è stato di 4.646 miliardi di dollari.
Cina, dove va l’export
La China General Administration of Customs conferma che la bilancia commerciale ha aumentato il proprio surplus verso il resto del mondo da 422 miliardi di dollari a 535 miliardi di dollari. I principali partner commerciali si confermano ASEAN, Unione Europea, Stati Uniti, Giappone e Sud Corea. Il commercio con l’ASEAN è aumentato del 6,7% (totale), con incremento del 6,7% nelle esportazioni e del 6,6% per le importazioni.
Il commercio con l’UE è aumentato del 4,9%, con esportazioni + 6,7% ed importazioni + 2,3%. Forte aumento del trade con gli USA che ha registrato + 8,3% nel commercio totale, esportazioni + 7,9% e importazioni + 9,8%.
Il totale degli scambi con i Paesi membri di Belt and Road Initiative è aumentato dell’1% raggiungendo 9,37 mila miliardi di Yuan e in base ai dati emessi dalle Dogane cinesi.
Tra i Paesi Belt Road, l’Italia ha avuto scambi con la Cina nel 2020 per 55.185 milioni di USD, con un miglioramento della bilancia commerciale, con esportazioni + 3,8% (USD 22.248 milioni) ed importazioni in calo a -1,7% (USD 33.938 milioni). Le principali esportazioni italiane verso la Cina sono relative a macchinari e apparecchiature, prodotti farmaceutici e articoli di abbigliamento.
Il rapporto del totale delle esportazioni 2020 rispetto al 2019 da Roma a Pechino ha registrato una performance superiore alla media dell’Unione Europea, alla Francia e alla Germania che ha invece subito una contrazione dell’export verso la Cina.
Nuovi accordi commerciali con i Paesi asiatici
Nel 2020, Pechino si conferma leader del commercio globale, cresce con 1,9% del Pil in base alle stime del Fondo Monetario Internazionale, aumenta gli scambi con l’estero della stessa percentuale (+1,9%) e sigla il più grande accordo di libero scambio.
La Cina promuove il Far East con la mega Free Trade Zone dei 15 paesi membri del Regional Comprehensive Economic Partnership e chiude il 2020 con l’accordo sugli investimenti con l’Unione Europea, accelerando la propria corsa quando il mondo intero si ferma.