La Cina è cresciuta in doppia cifra nella prima metà del 2021 e chiuderà l’anno, secondo le stime, con un aumento del Pil superiore all’8%. Nonostante le tensioni geopolitiche cresce il ruolo del gigante asiatico nell’interscambio globale e con l’Italia.
Nel secondo anno di pandemia l’economia cinese ha ripreso a marciare con tassi di crescita elevati. Il gigante asiatico, che ha finora evitato nuovi focolai di Covid-19 di grandi dimensioni, è atteso crescere ad un tasso di Pil superiore all’8% nel 2021 dopo aver registrato un +12,7% nella prima metà dell’anno.
Lo affermano la maggior parte degli analisti. In particolare, secondo World Bank il dato finale per il 2021 dovrebbe segnare, per il Pil cinese, un +8,5% mentre da Bank of China si spingono fino all’8,8%. Per il Credit Suisse il dato si attesterà a +8,2% mentre Standard Chartered si ferma a un più conservativo 8%.
Cina, la spinta alla crescita del Pil arriva dal commercio internazionale
E a spingere il motore dell’economia cinese è il commercio internazionale che ha fatto segnare numeri record per la Cina, nonostante le crescenti tensioni geopolitiche. In base ai dati rilasciati dalle dogane cinesi, il flusso commerciale internazionale è aumentato del 37,4% nel primo semestre 2021, raggiungendo un valore totale di 2.785 miliardi di dollari.
In particolare, le esportazioni cinesi nei primi sei mesi dell’anno sono cresciute fino a 1.518 miliardi di dollari, un aumento del 38,6% rispetto ai risultati dello stesso periodo nel 2020. Contemporaneamente, le importazioni hanno raggiunto i 1.267 miliardi di dollari, un rialzo di circa il 36% rispetto al periodo gennaio – giugno 2020. L’Asean (Associazione dei Paesi del Sud Est Asiatico), l’Unione europea e gli Stati Uniti si confermano come i principali partner commerciali della Cina, rappresentando rispettivamente il 14,7%, il 13,9% e il 12,2% del totale interscambio cinese.
Cina e Italia aumentano l’interscambio commerciale
Lo spaccato dei dati vede l’Italia guadagnare posizioni. I dati forniti dalle dogane cinesi evidenziano l’andamento positivo dei flussi commerciali tra i due paesi nel primo semestre dell’anno: il totale degli scambi è stato pari a quasi 35 miliardi di dollari, di cui 19,5 dalla Cina verso l’Italia e 15,5 il flusso inverso. La crescita in termini percentuali rispetto ai primi sei mesi del 2020 è significativa: il totale dell’interscambio è cresciuto del 46,5%, superiore rispetto al dato totale dell’Unione europea (+37%), Germania (+34,2%), Francia (+39%) e Paesi Bassi (+32,5%).
di Lorenzo Riccardi