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Cina, dopo taglio tassi, yuan a nuovo minimo da 2012 su dollaro

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PECHINO (WSI) – Immediate ripercussioni sullo yuan a seguito della decisione della People Bank of China di tagliare i tassi di interesse per la seconda volta in meno di quattro mesi. La valuta cinese è scesa fino a 6,2734 nei confronti del dollaro, al valore più basso dall’ottobre del 2012, dunque in più di due anni.

La mossa conferma come le autorità del paese stiano diventando più aggressive nel tentare di risollevare i fondamentali dell’economia, più deboli rispetto al passato. Il taglio, effettivo a partire da ieri, domenica, è stato di un quarto di punto percentuale e ha riguardato sia il tasso sui prestiti a un anno (sceso al 5,35%), che quello sui depositi a un anno (sceso al 2,5%).

“I rischi deflazionistici e il rallentamento del mercato immobiliare sono le due principali ragioni per il taglio dei tassi”, ha commentato un funzionario della banca centrale, stando a quanto riporta il Wall Street Journal. “Si avverte un senso di urgenza”, ha detto Jianguang Shen, economista cinese presso Mizuho Securities.

“In un certo senso questo taglio dei tassi è una risposta tecnica al fatto che l’inflazione più bassa sta rendendo i costi reali dei prestiti più costosi in Cina”, ha fatto notare Ric Spooner, responsabile analista di mercato presso CMC Markets, intervistato a Sidney da Reuters. (Lna)