NEW YORK (WSI) – L’amministratore delegato del colosso del software Microsoft sarà in cina a settembre inoltrato, in un momento in cui il gruppo proprio nel paese è oggetto di un’indagine antitrust.
Stando a fonti vicine alla vicenda, non è chiaro se Satya Nadella, salito al timone di Microsoft a febbraio, incontrerà i rappresentanti del governo cinese come parte della visita o se cercherà di risolvere i nodi con il SAIC, uno degli organi antitrust di Pechino.
Un portavoce di Microsoft non ha confermato la visita affermando che il gruppo non commenta in merito ai piani di viaggio del Ceo.
Le autorità cinesi avevano confermato a fine luglio che è in corso un’inchiesta per “presunte pratiche monopolistiche” di Microsoft in Cina. A finire nel mirino dell’ organismo che controlla il mercato, in particolare i programmi Windows e Office. La notizia di “ispezioni a sorpresa” in alcuni uffici del gigante informatico americano era stata diffusa dall’ agenzia Nuova Cina.
Gli uffici della Microsoft di Pechino, era circolata questa notizia, erano stati oggetto di ispezione da parte di funzionari governativi cinesi.
L’azienda di software è stata al centro delle attenzioni delle autorità dopo le rivelazioni dell’ex contractor della National Security Agency Edward Snowden, lo scorso anno, che ha accusato gli Stati Uniti di compiere azioni di cyber-spionaggio nei confronti della Cina dal 2009.
A maggio scorso, gli uffici del governo centrale cinese avevano ricevuto il divieto di installare l’ultimo sistema operativo, Windows 8, sui loro sistemi operativi. “Vogliamo realizzare prodotti che diano sicurezza e affidabilità che i clienti si aspettano e siamo lieti di rispondere alle domande dei funzionari del governo”, ha reso noto l’azienda in una e-mail.
Nelle scorse settimane era stata Apple a finire nel mirino, anche se non direttamente del governo cinese ma della tv di stato Cctv, secondo cui l’iPhone poteva rapprsentare una minaccia per la sicurezza nazionale. Il telefono Apple – secondo Cctv – desta “profonde preoccupazioni” a causa dei suoi sofisticati sistemi di localizzazione.
Nel mirino erano finte molte delle funzioni del nuovo sistema operativo della casa di Cupertino, l’iOS 7, che registra tutti gli orari e i movimenti dei possessori dello smartphone. Nel servizio messo in onda dalla tv cinese, alcuni ricercatori spiegavano come tutti coloro che sono in grado di accedere a questi dati possono anche venire in possesso di informazioni molto riservate, come quelle relative alla situazione economica della Cina. O anche veri e propri segreti di Stato.