Il ministero delle Finanze cinese ha annunciato oggi di aver introdotto nuove agevolazioni fiscali ed esenzioni per le imprese domestiche che producono semiconduttori. La mossa mira a cercare di limitare la dipendenza dai chip stranieri, nel bel mezzo delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti riguardo i trasferimenti di tecnologia.
La decisione del ministero delle Finanze arriva mentre gli Stati Uniti stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di imporre tariffe per 50 miliardi di dollari di esportazioni cinesi, parlando di pratiche commerciali discriminatorie nei settori ad alta tecnologia, compresi i semiconduttori. I produttori di chip, sia quelli di base che di ultima generazione, saranno esentati dalle imposte societarie per un periodo fra i due e i cinque anni.
Da tempo, la Cina fa molto affidamento sui semiconduttori stranieri, che costituiscono una delle piĂą grandi categorie di importazioni in valore. Il Paese sta cercando di superare i rivali stranieri e di diventare il primo produttore di semiconduttori entro il 2030, secondo la propria tabella di marcia. Le ambizioni della Cina hanno tuttavia infastidito i regolatori stranieri, che hanno bloccato diversi tentativi di acquisizione da parte di aziende cinesi che cercavano di accelerare lo sviluppo attraverso trasferimenti di tecnologia.
Secondo quanto riferito da Reuters, l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto alla Cina di acquistare più semiconduttori dagli Stati Uniti come parte di un piano per evitare le tariffe proposte e una potenziale guerra commerciale.