NEW YORK (WSI) – L’incubo del default Usa è cessato. O meglio, rimandato al prossimo anno. Ma la Cina, insieme al Giappone il maggior detentore di Treasuries americani, non solo ha deciso di non rimanere a guardare, ma avrebbe preso la sua decisione: attaccare il dollaro: porre fine al suo predominio nel mercato valutario mondiale, strappare il suo status di valuta di riserva.
Un attacco valutario vero e proprio contro il biglietto verde. LEGGI Cina: “nuova valuta riserva e nuovo ordine mondiale”.
Già qualche giorno fa le intenzioni di Pechino erano apparse molto chiare, come dimostra un articolo pubblicato dall’agenzia di stampa statale Xinhua firmato da Liu Chang, che parlava della necessità di considerare la “de-americanizzazione del mondo”, sostenendo che è arrivato il momento che il mondo consideri una nuova valuta di riserva “che deve essere creata per sostituire il dominio del dollaro, in modo tale che la comunità internazionale possa stare lontana dalle conseguenze del caos politico che si sta intensificando negli Stati Uniti”.
Ma la Cina non si limita certo a parlare. E ha già deciso di detronizzare il dollaro, con fatti che sono sotto gli occhi di tutti e che sono stati illustrati dal sito Economic Collapse.
Al momento, la maggior parte delle transazioni commerciali, nel mondo, avviene in dollari, e più del 60% delle riserve mondiali globali è formato da dollari. Tale situazione da’ un enorme vantaggio agli Stati Uniti, ma gli ultimi decenni di decisioni inappropriate hanno eroso la credibilità americana: la Cina sta “fiutando questa vulnerabilità”, non limitandosi solo a rilasciare dichiarazioni al vetriolo contro gli Usa, ma cambiando strategia. Ecco i segnali che indicano come l’attacco al dollaro sia iniziato e voglia anche essere completato.
– L’agenzia di rating Dagong ha appena rivisto al ribasso il rating sul debito americano, avvertendo che nuovi downgrade sono possibili.
– La Cina, nel mese di giugno, ha siglato un rilevante contratto di swap valutario con il Regno Unito; si tratta di un passo molto importante per internazionalizzare lo yuan.
– Un altro accordo di swap è stato siglato con l’Eurozona; attraverso l’intesa, ci saranno maggiori transazioni commerciali e flussi di investimenti che avverranno in euro e yuan, come prevede Kathleen Brooks, direttore della divisione di ricerca presso FOREX.com. Dunque, ci saranno minori quantità di dollari negli scambi.
– Mei Xinyu, consulente del Ministero del Commercio, ha avvertito che se gli Stati Uniti faranno mai default, Pechino potrebbe decide di interrompere per sempre l’acquisto di Treasuries americani.
– Stando ad alcune indiscrezioni, la Cina starebbe già iniziando a diversificare il proprio portafoglio, puntando sugli investimenti nel mercato immobiliare europeo.
– L’agenzia di stampa statale Xinhua ha nuovamente criticato Washington dopo l’accordo sul debito. “I politici non hanno fatto niente di sostanziale, rimandando ancora una volta la bancarotta finale della fiducia globale nel sistema finanziario americano”.
– La Cina è il maggiore produttore di oro al mondo e sta anche procedendo a massicci acquisti del metallo prezioso da parte di altre nazioni, accelerando le importazioni. Stando al gestore Stephen Leeb, indiscrezioni riferiscono che Pechino avrebbe intenzione di acquistare altre 5.000 tonnellate di oro. Secondo diverse fonti, l’obiettivo sarebbe quello di garantire lo yuan con l’oro, rendendo la valuta l’alternativa numero uno al biglietto verde.