PECHINO (WSI) – La svalutazione massiccia dello yuan portata avanti negli ultimi tre giorni dal governo cinese potrebbe allontanare l’appuntamento con la stretta monetaria della Federal Reserve e manterrà bassi i prezzi delle materie prime, in particolare carbone, petrolio e gas naturale, con un effetto benefico sulle tasche dei consumatori occidentali.
Le misure drastiche della Banca centrale cinese peseranno soprstutto sui gruppi esportatori verso la Cina, in particolare quindi sui paesi asiatici partner di Pechino.
La mossa, invece, non comporta pericoli sull’immediato per le imprese italiane. È l’opinione del direttore generale dell’Ice, l’Istituto nazionale per il Commercio estero. Roberto Luongo, ha detto all’agenzia Adnkronos di non vedere “un rischio immediato per le imprese italiane. Se si dovessero protrarre queste svalutazioni competitive o se ci fosse un forte rallentamento dell’economia cinese questo sarebbe preoccupante. Queste svalutazioni per ora sono assorbili”.
“Indubbiamente quando si svaluta ci sono ripercussioni negative per chi esporta verso quel Paese a causa dei prezzi che diventano più alti. In Cina sono state decise queste svalutazioni per rendere più competitive le loro esportazioni”.
“non è destinata ad avere un impatto negativo sulle operazioni del gruppo Piaggio. Può essere, al contrario, una positiva opportunità”. Lo sostiene il presidente e Ad di Piaggio, Roberto Colaninno.
“Da un lato il mercato cinese delle due ruote ‘premium’ presenta ancora volumi decisamente bassi, per i noti vincoli normativi relativi all’uso delle due ruote nelle aree metropolitane.
Dall’altro, il gruppo in Cina è da anni socio paritetico in una joint venture produttiva con sede a Foshan, nel Guangdong, le cui attività di export avevano perduto in parte la propria competitività proprio a causa dell’apprezzamento del renminbi, e ora potranno trovare nuovo impulso grazie alla svalutazione della moneta cinese”, ha spiegato Colaninno in un comunicato.
Il titolo Piaggio ha subito pesanti cali nei giorni scorsi in seguito all’effetto Cina sui mercati azionari. Oggi, come il listino di piazza Affari in generale, è in recupero e alle 12.30 risulta in crescita del 3% circa.
(DaC)