SHANGHAI (WSI) – La piazza finanziaria di Shanghai è scivolata ai minimi da luglio. Hanno deluso il settore manifatturiero e dei servizi, ma il grande problema rimane il processo di creazione di credito fuori controllo nel sistema bancario collaterale.
L’istituto di credito cinese maggiore per numero di asset, Industrial and Commercial Bank of China, ha confermato che non salverà né compenserà i detentori dei prodotti circolanti nel cosiddetto sistema bancario “ombra”.
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I prestiti inevasi “Credit Equals Gold #1 Collective Trust” che scadranno il 31 gennaio con 492 milioni di dollari – si legge su un dispaccio dell’agenzia Reuters – non saranno garantiti.
La paura per lo scoppio di una crisi derivante dall’effetto contagio che potrebbe scaturire dal primo default nel sistema bancario collaterale tanto in voga in Cina ha affossato gli indici azionari.
La liquidità in eccesso fornita dalla banca centrale della potenza asiatica ha prodotto effetti distorsivi, aumentando a dismisura le dimensioni del sistema bancario “ombra”. Il processo sta portando di fatto alla formazione di una bolla creditizia.