La Cina riaccende i motori della sua crescita dopo un 2020 segnato dalla pandemia Covid. Secondo un sondaggio di 35 economisti di Nikkei e Nikkei Quick News, l’economia cinese crescerà dell’8,2% nel 2021, la crescita più alta dal 2012.
Secondo l’indagine inoltre, il tasso di crescita economica della Cina dovrebbe accelerare dal 4,9% nel terzo trimestre al 5,9% nel quarto e quasi l’80% degli economisti prevede che il tasso di crescita per il 2021 sarà superiore all’8%. C’è chi come Ting Lu, capo economista cinese di Nomura, ha previsto, invece, un aumento del 9%, in parte a causa del basso effetto base nel 2020 e chi come Iris Pang, capo economista per la Grande Cina presso ING Bank, ha affermato che i consumatori continueranno a spendere nella Cina continentale se le restrizioni sui viaggi internazionali rimarranno in vigore per la maggior parte del 2021.
Xu Xiaochun, economista di Moody’s Analytics, ha avvertito che mentre l’economia interna si sta riprendendo con sicurezza, i principali rischi al ribasso si trovano al di fuori della Cina.
“C’è una significativa incertezza per quanto riguarda il numero crescente di nuove infezioni da COVID-19 negli Stati Uniti e in Europa, mentre il rapporto della Cina con altri governi ha portato sempre più a tensioni. Questi potrebbero compromettere la forte crescita delle esportazioni cinesi, la produzione interna e la fiducia degli investitori”.
Dagli USA la spinta alla Cina
A dar spinta all’economia di Pechino l’amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti Joe Biden che con tutta probabilità adotterà un approccio più prevedibile e meno conflittuale nei confronti della Cina rispetto al suo predecessore Donald Trump da cui, ricordiamo, è partita la guerra commerciale.
“Ci aspettiamo che le relazioni USA-Cina rimangano in discussione anche sotto l’amministrazione Biden, poiché l’atteggiamento critico negli Stati Uniti nei confronti della Cina è bipartisan”, ha affermato Arjen van Dijkhuizen, economista senior di ABN Amro Bank. “Detto questo, sotto Biden, le relazioni USA-Cina saranno probabilmente gestite in modo meno caotico.