NEW YORK (WSI) – Annunciando il primo allentamento monetario in più di due anni, la People’s Bank of China ha sorpreso tutti la scorsa settimana.
La banca centrale cinese è convinta che la mossa continuerà ad aiutare le piccole e medie imprese, abbassando gli interessi sui prestiti, e a proteggere i risparmiatori.
Secondo gli analisti, la misura inattesa difficilmente interromperà il rallentamento economico e la fase di ribassi, e con ogni probabilità saranno decisi altri tagli dei tassi di interesse del genere nelle prossime riunioni di politica monetaria.
Tra gli economisti ed operatori di Borsa interpellati dai media anglosassoni il consensus è che la banca centrale ridurrà ancora il costo del denaro l’anno prossimo. Già in dicembre dovrebbe consentire alle banche di tenere meno liquidità di riserva.
Da mesi Pechino è impegnata a varare misure di rilancio economico con l’obiettivo di rilanciare la ripresa implementando riforme strutturali dell’economia.
Insomma, nei prossimi mesi le politiche delle riforme e le misure accomodanti coesisteranno in Cina, ma nonostante ciò la seconda economia al mondo potrebbe ancora rallentare il passo.
Dal 2000 a oggi il Pil cinese ci ha abitutato a ritmi di crescita a due cifre (dal 2005 al 2007) o per lo meno superiori al 7,5%, ma ora tali tassi rischiano di diventare un ricordo.
(DaC)