I titoli degli operatori di casinò sono crollati ieri dopo che nel tentativo di impedire una fuga di capitale la Cina ha imposto un divieto ai contanti che possono essere prelevati dai bancomat di Macau. Il giornale South China Morning Post scrive che Pechino ha deciso di dimezzare la somma di denaro che i clienti di China UnionPay possono prelevare dal luogo che rappresenta il maggiore mercato del gioco d’azzardo del mondo.
La misura restrittiva è stata imposta dalle autorità dopo che sono stati denunciati degli illeciti e nello specifico dei tentativi di circumnavigare le leggi di Pechino introdotte a inizio anno che impongono un limite di 100 mila yuan alle somme che i clienti Union Pay possono prelevare ogni anno.
Da sabato a Macau non si potrà prelevare più di 5mila patacas (prima la soglia era di 10mila). Fino a 10 miliardi di patacas sono stati prelevati dai bancomat di China UnionPay in un solo mese di tempo. I controlli di capitale giungono in un momento particolarmente critico per Pechino. Il casinò di Marina Bay Sands a Singapore, che permette ai possessori di carte di credito UnionPay di comprare chip e non essere così soggetti ai controlli di capitale della Cina, ha visto nell’ultimo periodo una fuga di miliardi di yuan fuori dalla Cina.
In seguito alla divulgazione delle notizie in Borsa i titoli di Wynn Resorts hanno perso il 12%, quelli di Las Vegas Sands pure e quelli di MGM Resorts International il 7%.