New York – Benvenuti nel “nuovo Medioriente” in termini di produzione energetica. Per via delle “enormi potenzialita’” nell’estrazione di risorse naturali le attivita’ di gas e petrolio nell’America del Nord schizzeranno al rialzo nei prossimi otto anni, facendo scoppiare una nuova rivoluzione industriale.
Un’analisi di Citigroup pone l’accento sul calo dei consumi energetici che trasformera’ l’economia interna e cambiera’ completamente i connotati degli elementi che minacceranno gli Stati Uniti in futuro.
Gli economisti della banca prevedono che la produzione dei liquidi raddoppiera’ nel continente entro dieci anni e che entro il 2020 gli Usa supereranno Russia e Arabia Saudita nella classifica dei produttori di oro nero.
Questo per via di quello che viene definito nel report “l’incredibile potenziale costituito dai prodotti di estrazione e di raffinazione energetica presenti sul suolo nazionale”.
I sedimenti di gas gas da scisti bituminosi saranno nei prossimi anni un fattore determinante nel processo che fara’ diventare gli Stati Uniti “l’isola energetica” della Terra entro il 2020.