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Citi: l’azionario offre le migliori opportunità in Europa

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Per gli strategist di Citigroup il pessimismo che si è fatto strada nei mercati azionari starebbe scontando eccessivamente i rischi di una recessione globale. Le probabilità reali di questa eventualità, infatti sarebbero più contenute di quanto paventato. A scriverlo sono Robert Buckland e Jonathan Stubbs, secondo i quali i livelli dello S&P 500 dovrebbero salire del 14% nel corso del 2019 (rispetto alla chiusura del 31 dicembre 2018).

Le previsioni dei due analisti mostrano come, fra i maggiori indici mondiali, sarebbero le azioni del Vecchio Continente quelle più promettenti: la prospettiva per quest’anno è di un rialzo del 18% per l’Euro Stoxx 600. Sul versante opposto, meno allettanti sarebbero le prospettive per il mercato britannico e, soprattutto, quello giapponese: rispettivamente attesi in rialzo dell’11 e del 10%. In ogni caso, per i due strategist di Citi non sarebbe il momento di abbandonare l’azionario, quanto piuttosto quello di acquistare approfittando della grossa correzione. Anche perché a sostenere il valore dei titoli sarebbero le prospettive degli utili per azione, visti in aumento del 4%, nella media delle società globali. Al momento il mercato, ha dichiarato Buckland, starebbe scontando un ribasso degli utili per azione del 4%.

“Le valutazioni azionarie non sono tirate”, ha scritto Buckland, “una curva dei rendimenti piatta e crescenti spread creditizi sono sì preoccupanti, ma i tradizionali segnali di euforia del mercato toro rimangono notevolmente assenti”.

Dal punto di vista delle valute i due strategist suggeriscono di tenere conto di un indebolimento del dollaro nel corso del 2019, migliorando così il giudizio sui mercati emergenti; oltre al Giappone, viene suggerito di sottopesare in portafoglio il mercato australiano.