NEW YORK (WSI) – Non finiscono le rogne per l’Europa, che lo scorso anno ha dovuto fare i conti con una serie di problemi, che hanno messo a dura prova l’esistenza dell’Unione Europa. A partire dalla crisi greca, seguita subito dopo dal rischio potenziale di una Brexit e dalle tensioni tra Russia e Ucraina.
Tuttavia, secondo gli analisti di Citi, la vera emergenza e’ rappresentata dalla crisi dei rifugiati. E’ in quest’ultima che “convergono i rischi piu’ visibili sia da un punto di vista socio-economico sia geopolitico” si legge in una nota in cui gli analisti della banca Usa mettono in guardia : “nel breve periodo, la questione dei profughi rischia di mettere in pericolo l’esistenza dell’Europa piu’ di ogni altro evento recente”.
Il motivo e’ da ricercarsi nel fatto che “l’ondata di migranti provenienti dalla Siria ha alimentato fenomeni di populismo, xenofobia, frammentazione politica all’interno della società’ europea come mai era capitato prima”.
Viene quindi citato il caso della cancelliera tedesca, Angela Merkel. “Molti europei (tedeschi e non) sarebbero molto contenti di fronte alle dimissioni della Merkel proprio a causa delle sue decisioni impopolari di accogliere nel paese i rifugiato. Un evento del genere – continua i report – causerebbe un grande cambiamento nella traiettoria europea. E soprattutto lascerebbe l’Europa indebolita nel suo ruolo di rispondere collettivamente alle crisi”.