NEW YORK (SI) – È dallo scoppio della crisi subprime che, a causa delle azioni delle banche centrali, il mercato finanziario come eravamo abituati a conoscerlo non esiste più. Lo ha detto due settimane fa Matt King di Citigroup.
L’avvertimento deve aver fatto suonare un campanello d’allarme anche tra i trader e i clienti della banca, dal momento che “pressoché ogni singola conversazione tra investitori si concentra sulle difficoltà di fare soldi nel contesto attuale”. Lo rivela il gruppo Credit Index della banca, capitanato da Anindya Basu.
Ci sono valide ragioni per essere preoccupati: la saga greca continua a provocare una fuga dagli asset percepiti a rischio, mentre i dati macro statunitensi tendono ad avvicinare il momento in cui la Federal Reserve dovrà tornare ad alzare i tassi. Sono entrambi fattori che provocano incertezza.
Gli operatori di Borsa, pertanto, “non hanno la sufficiente convinzione”, come sottolinea Citigroup. Si lamentano della “mancanza di opportunità per via degli spread creditizi e continuano a essere preoccupati per la liquidità di mercato”.
Gli investitori si trovano davanti a un dilemma corneliano: devono trovare opportunità di guadagno in un mercato che viaggia a prezzi inflazionati, stando attenti allo stesso tempo a non rimanere bruciati quando i Sell porteranno inevitabili choc di liqudità.
(DaC)