New York – Citigroup, sull’orlo del fallimento durante la crisi dei mutui subprime, aveva deciso di creare una divisione ad hoc per disporre degli asset tossici in pancia. I vertici della banca hanno ora deciso di smantellarla.
Gli asset tossici del colosso bancario erano stati raggruppati nella divisione Citi Holdings e un comitato con il preciso incarico di curarne la cessione era stato istituito nel 2008. Ma ora è stato sciolto, dopo che la quantita’ di questi asset e’ stata ridotta da $600 miliardi agli attuali $200 miliardi.
Si tratta ancora del 10% del totale degli attivi della banca e nel bilancio di Citigroup c’e’ ancora una “scatola nera”, un insieme di asset particolarmente tossici, da $36 miliardi. Decisione quindi discutibile, vista anche la crescente attenzione delle autorita’ di vigilanza sugli istituti di credito americani.