NEW YORK (WSI) – Mentre Volkswagen invita i consumatori a stare fermi, l’associazione dei consumatori Altroconsumo va avanti con la class action, che finora ha già raccolto oltre 5.300 richieste.
“E’ solo l’inizio, tutti i consumatori impattati (stime indicano da 600.000 a 1 milione in Italia) possono preaderire alla class action sul sito www.altroconsumo.it” si legge sul sito dell’associazione, in cui si specifica che “l’organizzazione dei consumatori che in Italia e in Europa ha sollevato per prima, un anno fa”.
“Volkswagen – continua l’associazione – sostiene che per le informazioni disponibili al momento, le richieste di Altroconsumo non appaiono fondate su dati e riscontri oggettivi, definendole affrettate. Insomma, dopo aver ammesso il dolo e aver venduto ai consumatori auto che non avevano caratteristiche dichiarate, producendo così danni all’ambiente invece di evitarli, rendendo gli automobilisti untori inconsapevoli, Volkswagen detta in prima persona i tempi dell’intervento, ignorando le richieste di chi è stato indotto all’acquisto ingannevolmente”.
“L’avvio dell’istruttoria da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato conferma che i consumatori interessati hanno già subito le conseguenze negative di una evidente pratica commerciale scorretta, indotti in errore nelle loro scelte d’acquisto da quanto dichiarato da Volkswagen circa le emissioni e la classe di omologazione nelle pubblicità e nei dépliants informativi distribuiti dai concessionari e rivenditori” spiega ancora Altroconsumo, che nello specifico chiede “l’imminente richiamo dei veicoli interessati sia comunicato ai proprietari in maniera coerente e trasparente, fornendo un’informazione completa e dettagliata sulla natura, sul contenuto e sullo scopo dell’analisi tecnica nonché le modifiche da effettuare e le conseguenze e gli effetti sulle prestazioni, la sicurezza e i livelli di emissioni delle auto”.
Fonte: Fonte: Altroconsumo