(9Colonne) – Roma, 12 set – L’Istituto Bruno Leoni definisce la conferenza nazionale sul clima come “una grande occasione di rilancio dell’industria nazionale del gioco d’azzardo”. Commenta Carlo Stagnaro, direttore Energia e ambiente dell’IBL: “purtroppo la conferenza nazionale sul clima si sta rivelando un evento di mera propaganda per obiettivi politici, che non ha nulla a che fare con l’analisti delle evidenze scientifiche e la valutazione degli impatti economici di cui il paese ha bisogno. Se fosse vero quello che dice il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, allora l’Italia dovrebbe trasformarsi in un deserto nel giro di pochi anni. Si tratta di uno scenario privo di credibilità che viene brandito in modo terroristico: se però si guarda alla realtà , sono assai più preoccupanti le conseguenze immediate e certe delle politiche climatiche, che renderebbero l’energia ancora più costosa, di quelle presunte dell’effetto serra. Infatti, l’unico dato realistico è quello sul costo della riduzione delle emissioni, svariati miliardi di euro all’anno”. Conclude Stagnaro: “essendo con ogni probabilità frutto del caso, i numeri di Pecoraro sono però buoni per il lotto: 4 (la temperatura italiana sarebbe aumentata 4 volte più velocemente che nel resto del mondo), 7 (miliardi il costo delle politiche climatiche), 14 (giorni di pioggia in meno all’anno), 40 (il rapporto tra il costo dell’inazione e dell’azione), 50 (miliardi il presunto costo del cambiamento del clima. Naturalmente sulla ruota di Napoli”.
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