NEW YORK (WSI) – I giganti dell’hi-tech americani scendono in campo contro l’Agenzia per la sicurezza nazionale Usa (l’Nsa) colpevole, a detta loro, di usare programmi di sorveglianza di massa che mettono in cattiva luce l’intero settore tecnologico, finendo in ultima istanza per danneggiare l’economia.
Lo riporta l’agenzia stampa Ap, che cita tra le aziende, rappresentate al congresso dal senatore Ron Wyden, colossi del calibro di Google, Microsoft e Facebook,.
In prima linea, il presidente di Google Eric Schmidt che ha ammonito che continuando in questo modo si finirà per compromettere tutta la Rete.
A questo proposito va ricordato che lo scorso anno un rapporto di Bloomberg metteva in evidenza che la sorveglianza di massa del governo Usa potesse costare fino a 180 miliardi di dollari in mancate vendite di prodotti hi-tech entro il 2016.
Un altro documento stimava in 35 miliardi di dollari l’anno la diminuzione dei ricavi Usa se i clienti stranieri avessero iniziato a guardare altrove per ottenere servizi e prodotti analoghi a quelli offerti dalle aziende nazionali.