NEW YORK (WSI) – La trasparenza totale delle banche e del debito viene considerata da Mario Draghi come uno degli obiettivi principali che gli istituti di credito della travagliata area euro devono raggiungere prima che si possa procedere all’unione bancaria.
Il modo immaginario e non trasparente con il quale la Bce tratta i Bond che le banche italiane vendono alla Bce come collaterale e garanzia per ottenere prestiti non va certo in questa direzione.
I titoli “Strips”(Separate Trading of Registered Interest and Principal Securities) in questione vengono giudicati “A” dall’istituto di Francoforte, sebbene nessuna agenzia di rating abbia una simile raccomandazione.
A riferirlo è lo Spiegel online.
Il tutto proprio mentre la decisione di Draghi di abbassare ulteriormente i tassi di interesse al nuovo minimo storico dello 0,25% ha fatto montare la tensione tra i rappresentanti del consiglio direttivo del sud e del nord d’Europa.
La settimana scorsa, si legge sulle pagine del Financial Times, due membri tedeschi del board costituito da 23 rappresentanti avrebbero guidato una rivolta di sei consiglieri contro la scelta a sorpresa di procedere a un nuovo allentamento monetario.
Draghi, le cui iniziative hanno raccolto gli elogi di Francia, Italia e Spagna, ha perso il sostegno di almeno un quarto del board. I numeri uno delle banche centrali di Austria, Olanda e Germania si sono opposti alla decisione.
Il taglio è stato criticato anche dall’economista conservativo molto influente in patria, Hans-Werner Sinn e altri media finanziari nazionali.
La perdita di fiducia dei paesi virtuosi nei confronti della Bce potrebbe compromettere il margine di manovra di Draghi nel dilineare il futuro dell’unione bancaria e sopratutto nell’offerta di prestiti a tassi vantaggiosi alle banche più in difficoltà della regione.
“Può essere un problema per le prossime decisioni”, ha detto al quotidiano finanziario una persona coinvolta nelle trattative del board. “Mostra che c’è un grosso problema: la Bce sta perdendo la fiducia e l’appoggio del paese più importante dell’Eurozona, vale a dire la Germania”.
Gli Strips sono bond in cui il coupon viene separato (“stripped”) dai bond di riferimento. L’obiettivo è trasformare titoli a tasso fisso in obbligazioni a zero coupon grazie alla vendita della componente dell’interesse.
Questo stratagemma crea un’offerta di nuovi bond a zero coupon, perché le cedole e i bond residui sono venduti agli investitori come due prodotti separati.