I mercati resteranno in preda alla volatilita’, piu’ in stile Anni 70 e 2000 che non 80 e 90. Le politiche monetarie a maglie larghe, se lasciate in atto per troppo tempo, creeranno disequilibri condizionando la valutazione degli asset. Gli emergenti continueranno a comportarsi meglio dei paesi industrializzati, garantendo ritorni sull’azionario mentre quelli relativi ai bond saranno ben piu’ contenuti.
Il trend disinflativo sta per concludersi mentre l’invecchiamento della popolazione avra’ un effetto negativo sia sui guadagni perseguibili sui listini sia nell’obbligazionario. Sono questi i punti cruciali dell’edizione 2011 del report da 144 pagine che non puo’ mancare sui desk degli strategist. Perche’? Vengono indicate semplici strategie, adatte per ogni tipo di investitore, da seguire in tempi non convenzionali.