LEGNANO (WSI) – L’apertura delle borse europee di ieri ha mostrato un segno inequivocabile da parte del mercato. Siamo in una situazione talmente delicata sul fronte europeo che, anche a fronte della rielezione del presidente Napolitano in Italia, il che ha confermato quanto poco sia rimasto di politico nel nostro Paese (nel senso stretto del termine, in senso lato è l’unica cosa veramente rimasta tale e rafforzatasi – la politica e i suoi protagonisti).
Poche possibilitĂ di arrivare ad un governo stabile ma qualsiasi toppo che si riesca a mettere a queste prospettive viene ben interpretata dagli investitori, che sanno bene come la situazione reale appare. Come dico sempre, a tutti piacerebbe nuotare in un fiume di acqua limpida, ma se ci si trova a sguazzare nel fango, bisogna saper tenere la testa fuori.
Qui spiegato il motivo della reazione del Ftse Mib, che dopo essere stato comunque molto volatile, non ha abbandonato i livelli di supporto di medio periodo e ha chiuso in territorio positivo. Per il resto, si tratta di mercati ancora in correzione o in fase laterale, con l’unica eccezione data dal dollaro australiano che ha provato ad erodere ancora qualche punto a ribasso, senza tuttavia trovare quegli spunti di accelerazione in grado di mostrare il raggiungimento di livelli inferiori a 1.0200, sfiorato dopo la pubblicazione dei dati sulla manifattura cinese, che ha mostrato segni di lievissimo rallentamento, lungi dalla più rosea delle situazioni che si possono trovare nella restante parte del Mondo.
Anche lo yen, di fronte a questa pubblicazione è riuscito a risalire leggermente nei confronti del dollaro, mantenendosi pericolosamente vicino però alla soglia di 100.00, se ragioniamo in termini di medio periodo. Il dollaro americano ha mostrato un andamento altalenante contro euro, sterlina e yen (prima siamo saliti, dopo le discese, rimanendo all’interno di zone congestive), mentre ha continuato la sua salita contro le commodity currencies, dandoci l’idea che si tratti di vendita di tassi alti a fronte di ricoperture in biglietti verdi.
Oggi assisteremo alla pubblicazione dei dati sui PMI francese, tedesco e dell’area euro, tutti in linea con i precedenti a livello di aspettative (con i francesi lievemente superiori) che, soprattutto in caso di release negativa potrebbero provare a far rompere i supporti di breve periodo sulla moneta unica europea. Passiamo ora ad analizzare i livelli principali per la giornata.
EurUsd
Continua la situazione di lateralità per l’euro, che dopo il superamento dei minimi formatisi intorno a 1.3050, non è riuscito a raggiungere 1.3000 ma che è stato seguito molto bene, su un time frame orario, dall’oscillatore stocastico che in queste fasi laterali continua a mostrare una buona validità , a livello di segnalazione delle zone di ipercomprato o di ipervenduto, indicative, all’interno di un mercato in range, di potenziali esaurimenti di momentum dei prezzi.
Le medie rimangono impostate a ribasso e ci troviamo vicini a zone di resistenza dinamica, passanti intorno a 1.3070. Qui è possibile ipotizzare acquisti di dollaro tenendo conto che un superamento di 1.3085 potrebbe riportare verso i massimi.
In caso di rottura di 1.3015, dato da livelli precedenti, crediamo che il mercato possa provare a raggiungere l’area di supporto passante tra 1.2975 e 1.3000, dove si potrebbe assistere a rotture importanti, verso 1.2940 ed in estensione figura (se i livelli non dovessero tenere e la volatilità fosse sostenuta). Per assistere a risalite sostanziose, crediamo che il superamento di 1.3140 rimanga necessario, livello dato da massimi precedenti, tutti osservabili su un grafico orario.
UsdJpy
Il superamento di 99.35 ha portato al superamento del target posto in area 99.00 e ci troviamo ora vicini a quel supporto che nel recente passato ha funzionato più volte. Stiamo parlando di dell’area compresa tra 98.50 e 98.75, che in caso di superamento potrebbe lasciare spazio di rivalutazione alla valuta nipponica, che vede potenziali target vicini a 98.10. Ci troviamo sulla parte bassa di un canale rialzista orario tracciabile dai minimi del 16 aprile, il che fornisce delle buone opportunità a livello di risk reward per pensare ad acquisti di dollari, tenendo conto dello scenario descritto precedentemente da poter sfruttare con eventuali reverse. Sopra 99.15 (minimi della notte) si può accelerare fino ad area 99.45, che se superata può riproporre i massimi.
EurJpy
128.50 rappresenta l’area di supporto statica più importante da seguire sull’EurJpy, che insieme al dollaro yen ha mostrato correzioni significative, se considerate su time frame di riferimento bassi. I livelli non risultano molto precisi, potremmo sbilanciarci nel valutare acquisti di moneta unica europea sui supporti con stop e reverse sotto 128.35, per estensioni che tendenzialmente potrebbero spingersi fino a 127 ¾. Se dovessimo assistere ad una ripartenza dei prezzi, crediamo che il superamento dell’area di 129.20 risulti propedeutico a tentativi di movimento verso 129.70.
GbpUsd
Molto volatile la sterlina, che dopo aver tenuto le resistenze proposte in mattinata ed essersi avvicinata ai minimi di mercato è ripartita andando a superare quell’1.5280, che avrebbe potuto portare a tentativi di raggiungimento di 1.5325, ma che si è fermato a figura. Dopo, l’ennesimo movimento a ribasso.. Siamo tra 1.5250 e 1.5300, seguiamo questi livelli per ipotizzare aumenti di volatilità che potrebbero portare ad accelerazioni nell’ordine dei 30/40 punti di mercato, con una preferenza per acquisti di sterline sui supporti con stop e reverse in caso di superamento ribassista di 1.5235.
AudUsd
L’SSI ha portato ad individuare nuove discese, che non sono state però in grado di arrivare a 1.0200, come credevamo. Poco male, ci siamo fermati intorno a 20, che ora rappresenta il supporto principale da seguire per vedere, questa volta, tentativi di rottura dei minimi indicati. I prezzi si stanno muovendo sotto la media a 21, che insieme a 1.0270 (punti di minimi precedenti che hanno fatto da supporto), potrebbe rappresentare una buona area di resistenza per pensare ad acquisti di dollaro americano, tenendo conto che se dovessimo superare 1.0285 le probabilità di muoverci verso quell’ 1.0315 (da valutare per rotture rialziste) aumentano.
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