ROMA (WSI) – Non ho perso senno e prudenza: investire 10.000 € oggi e, dopo 30 anni, ritrovarsi un capitale di oltre 115.000 € è relativamente probabile, anche se si investe in un portafoglio in azioni semplice come questo: Long Run Equity. Questo è quanto si può ragionevolmente dedurre dal comportamento delle azioni su lunghi archi temporali.
Consideriamo l’andamento delle azioni mondiali dal 1969, anno nel quale si rende disponibile l’indice MSCI World Total Return (l’indice del mercato azionario composto da 1.606 azioni globali usato come benchmark per i fondi azionari globali).
Includendo i dividendi e prescindendo dall’effetto cambio, la performance di un ampio paniere di azioni internazionali registra un eccellente +8,9% all’anno, in media.
Tuttavia sarebbe molto poco saggio limitarsi a leggere i dati che si sono verificati nella storia. Meglio utilizzare tali dati (43 anni ricchi di avvenimenti di ogni genere) con un po’ d’armamentario statistico (un metodo simulativo analogo a quello utilizzato per il post Pic vs Pac) e provare a stimare cosa succede se si investe in azioni per vari periodi.
Concentriamoci per semplicità su due durate: 1 anno e 10 anni. I risultati sono sintetizzati nel grafico seguente. Che probabilità ho di ottenere un certo rendimento? Ecco il caso di un portafoglio azionario:
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La curva blu rappresenta i risultati verosimilmente ottenibili dopo 1 anno d’investimento in un portafoglio azionario internazionale ben diversificato: si va da -50% a +70% circa. Un intervallo decisamente molto ampio. Sebbene i risultati più estremi non siano probabili (l’altezza delle barre rappresenta la probabilità che un dato rendimento accada), il rischio di perder soldi è significativo. Ecco perché nei portafogli che proponiamo (gratis) ai nostri utenti all’interno della sezione Portafoglio Express trovate zero o poche azioni nei portafogli con orizzonte temporale breve e a basso rischio.
Le cose cambiano, e anche parecchio, passando alla curva arancione, che rappresenta i rendimenti annui dopo 10 anni d’investimento: la gamma dei risultati si restringe drasticamente. Il rischio si riduce, e molto. Secondo la stima, nell’80% dei casi il rendimento medio annuo supera il 5% , nel 50% dei casi il rendimento è superiore all’8,5% e solo nel 10% dei casi si perdono soldi (cioè il rendimento risulta inferiore a 0%).
Siccome tutti odiamo perdere i sudati risparmi, approfondiamo la questione. Il grafico seguente mostra come si riduce il rischio di performance negativa all’allungarsi della durata dell’investimento: si passa da una probabilità superiore al 30%, per una durata pari a 1 anno, all’1,5% se la durata è di 30 anni.
Qual è la probabilità di ottenere una performance negativa da un investimento in azioni globali? (vedi grafico a fianco)
Il rischio si riduce, tantissimo, ma non sparisce. Questa spiega perché nei portafogli più aggressivi di Portafoglio Express le obbligazioni sono sempre presenti. Esse tendono infatti a ridurre il rischio di performance negative. Inoltre, sono uno stabilizzatore naturale, che riduce le oscillazioni di valore del portafoglio, mitigando il rischio di restare danneggiati da un eventuale scivolone azionario, in caso di imprevista interruzione dell’investimento.
Spero vi sia chiaro perché si parla di “investire a lungo termine”: non è una formula asettica, bensì qualcosa di sostanziale. Se il vostro orizzonte temporale è lungo, siete nella condizione di sfruttare al massimo il potenziale dell’investimento azionario. E un portafoglio come Long Run Equity (disponibile gratuitamente sulla Community) è più che sufficiente.
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