Di Marco Bigliardi, Personal Financial Advisor
Se aveste un migliaio di dollari, come lo investireste? Bella domanda. Averceli, intanto.
Ecco, il fondo sovrano norvegese, uno dei più grossi (se non il più) al mondo, li ha. E deve gestirli e investirli sul mercato. È interessante vedere quindi come si comporta un soggetto che dispone di queste masse.
I norvegesi, si sa, sono trasparenti, non hanno nulla da nascondere. E infatti, sul sito del fondo, vengono pubblicati tutti i dati, report, e composizione del portafoglio. Per chi volesse approfondire, può andare sul sito:
Per importi di questo tipo (parliamo quindi di oltre mille miliardi di dollari) di solito uno si immagina chissà quali fantasmagoriche tecniche di investimento, algoritmi, strategie di trading, utilizzo di strumenti particolari o esclusivi, e chi più ne ha più ne metta.
Nulla di tutto ciò. I dati sono presenti sul sito. Eccoli di seguito riportati.
Aree e strategia di investimento
Tre sono le aree principali di investimento, azionario, per prendere valore dalla crescita economica mondiale, obbligazionario, come parte più difensiva di portafoglio a bilanciare l’equity, e real estate, ovvero immobiliare.
Il tutto secondo logiche di massima diversificazione. Esposizione verso 73 paesi diversi, e in 9.158 differenti titoli, ognuno dei quali pesa in media l’ 1,4% del portafoglio complessivo.
Infatti, ecco evidenziata nell’ultimo report, pubblicato sul sito, l’esposizione azionaria del fondo.
Come dicevamo, ampia diversificazione, basti vedere la distribuzione a livello settoriale. Stesso discorso per la parte obbligazionaria, che comprende sia una parte governativa, che una corporate, e una inflation-linked:
Il risultato finale?
Composizione 70% azionario, 2% Real Estate, e resto obbligazionario.
Il tutto ovviamente gestito in maniera professionale, ovvero, difficilmente il fondo cadrà nelle trappole emotive tipiche, come vendere sui ribassi e comprare sui rialzi. I norvegesi sono freddi (in tutti i sensi). Buy & Hold. Diversificazione e disciplina.
Ecco come sono investiti mille miliardi (fa spavento anche solo a dirlo o scriverlo) di dollari. Rendimenti? Un +5,8% annuo, dal lancio (1998).
Guarda caso, sono le stesse logiche di investimento che ci insegnano il buon Ray Dalio di Bridgewater Associates e John Bogle di Vanguard.