New York – Negli ultimi anni ha preso forma un universo di istituti ombra parallelo al mondo bancario, costituito da fondi hedge e grandi fondi monetari.
Dal momento che non devono rispondere alle norme di regolamentazione delle autorita’ di controllo, le Consob di tutto il mondo stanno studiando un modo per introdurre nuove normative che impediscano al settore ‘oscuro’ di far scoppiare una nuova crisi finanziaria.
Ma per farlo, sottolinea il tedesco Der Spiegel, rischiano di prosciugare una importantissima fonte di risorse finanziarie per societa’ e banche, proprio in un periodo di recessione grave.
Banche, autorita’ di controllo dei mercati, economisti e parlamentari sono tutti preoccupati per lo sviluppo di questo universo parallello sviluppatosi progressivamente negli ultimi anni.
Fino al 2007 gli istituti di credito ombra crescevano a un ritmo simile a quello delle banche tradizionali. Ma i fondi monetari e quelli speculativi hanno tratto vantaggio dai bassi tassi di interesse offerti dalle banche centrali.
Con il tempo le banche hanno sempre piu’ fatto affidamento su entita’ esterne per occuparsi di quei contratti e affari ritenuti troppo rischiosi, per evitare che comparissero nei loro libri di bilancio. Cosi’ facendo, le banche ombra e gli istituti di credito hanno avviato una collaborazione silenziosa che ha costruito un castello di carta fatto di prestiti.
Nel giro di pochi anni il volume delle operazioni finanziarie delle banche ombra e’ cresciuto da $27 mila miliardi ai 60 mila miliardi di dollari attuali.
Dopo lo scoppio della crisi subprime nel 2008 le autorita’ politiche di tutto il mondo hanno promesso che non ci sarebbero state piu’ falle nel sistema dell’alta finanza. Ma come ha giustamente notato la Cancelliera tedesca Angela Merkel, anche se sono state varate nuove leggi per controllare le banche, la regolamentazione delle ‘banche ombra’ e’ solo all’inizio.
